Gwyneth Paltrow a processo per un incidente sugli sci avvenuto nel 2016 nello Utah, dalle circostanze decisamente controverse. L’attrice, infatti, è stata chiamata in causa da Terry Sanderson, optometrista in pensione, che la accusa di averlo travolto sulle piste perché «sciava in modo imprudente». Nell’impatto l’uomo ha riportato «quattro costole rotte e danni cerebrali permanenti»: inizialmente aveva chiesto un risarcimento di tre milioni di dollari. Poi, la richiesta è stata sensibilmente ridotta fino a 300 mila. L’attrice ritiene invece di essere stata speronata da Sanderson ed ha a sua volta intentato causa per il valore simbolico di un dollaro.

Il racconto dell’attrice: sarebbe stato Sanderson a piombarle addosso
«Il signor Sanderson mi è piombato alle spalle e mi ha colpito alla schiena. Questa è la verità Sono rimasta di sasso, un paio di secondi dopo ero furibonda», ha raccontato l’attrice in aula. Paltrow ha ammesso di essersi allontanata dopo l’incidente. Ma non si tratterebbe di omissione di soccorso o di una qualche ammissione di colpevolezza: semplicemente, ha spiegato in aula, il maestro di sci l’aveva autorizzata a farlo, visto che la figlia l’attendeva più giù sulle piste: «Il signor Christiansen (l’istruttore, ndr) si è assicurato che il signor Sanderson stesse bene e mi ha detto: “Puoi andare avanti”».

L’incidente è avvenuto in un resort di lusso sulle Montagne Rocciose
L’incidente è avvenuto nel febbraio 2016 sulle piste di Deer Valley, resort sciistico di lusso sulle Montagne Rocciose situata nei pressi di Park City, nello Utah, città che ospita il Sundance Film Festival. Sanderson ha poi fatto causa a Paltrow tre anni dopo, nel 2019. Al momento dell’incidente, l’attrice premio Oscar era in vacanza con l’attuale marito Brad Falchuk e Moses e Apple, i due figli avuti dall’ex cantante dei Coldplay Chris Martin. Le udienze continueranno la prossima settimana anche con le loro testimonianze.