Michael Nicholas Salvatore Bongiorno. Più semplicemente Mike. L’8 settembre 2009 moriva uno dei conduttori più amati e apprezzati nella storia della televisione italiana, di cui è considerato tra ipadri assieme a Corrado e Raimondo Vianello. Nato a New York nel 1924, arrivò nel nostro Paese appena cinque anni più tardi. Il trasferimento da questa parte dell’oceano fu conseguenza del divorzio dei genitori, dopo il quale il piccolo Mike seguì la madre, Enrica Carello, a Torino. Dotato di una personalità estroversa, da giovanissimo cominciò a scrivere di sport – di cui era particolarmente appassionato – sulle pagine de La Stampa. Lo scoppio della Seconda guerra mondiale lo costrinse a rifugiarsi sulle Alpi. Diventerà una staffetta partigiana, incaricato di trasmettere messaggi tra il nostro Paese e la Svizzera. Scoperto, nel 1944, fu sul punto di essere fucilato. A salvarlo, solo un documento americano ritrovato dalla Gestapo nelle tasche dei suoi pantaloni. Uccidere uno statunitense sarebbe stato, infatti, un problema ulteriore per i tedeschi, che decisero di trasferirlo nel penitenziario di San Vittore. Da lì si succederanno diversi spostamenti fino alla liberazione definitiva del febbraio seguente, risultato di uno scambio di prigionieri tra Usa e Germania.
Mike Buongiorno, il ritorno negli Usa e la carriera da giornalista
Tornò quindi negli Stati Uniti, diventò giornalista e da inviato dell’americana radio Wov venne rimandato in Italia. Sarà Vittorio Veltroni a caldeggiarne l’ingresso al Radiogiornale della Rai, trampolino decisivo per il futuro successo. Che arriverà con la conduzione di Lascia o raddoppia, primo quiz della televisione italiana. La trasmissione sarà talmente seguita da ispirare l’omonima commedia di Totò e un libro di Umberto Eco, Fenomenologia di Mike Buongiorno, dedicato alla capacità unica del conduttore di catalizzare il pubblico. Da un successo all’altro, il 1970 fu l’anno di Rischiatutto, altra pietra miliare della televisione nel Belpaese. In seguito a un incontro con Silvio Berlusconi sarà uno dei primi grandi nomi ad abbandonare il servizio pubblico per sposare la causa delle tv private. Lunghissimo l’elenco dei programmi trasformati in cult dell’immaginario collettivo. Da La Ruota della fortuna, a Bravo Bravissimo passando per Genius, format interamente dedicato ai bambini, Mike Bongiorno ha collezionato consensi e affetto trasversali, facendo dell’autoironia il proprio segreto. Tag43 vi augura il buongiorno, con l’indimenticabile momento in cui Mike va su tutte le furie perché scopre la truffa dei bigliettini orchestrata dalla signorina Livoli a Telemike.