Guerra in Ucraina, l’Ungheria non fornirà armi a Kiev
Lo ha ribadito il portavoce dell’appena rieletto premier Viktor Orban: andrebbe contro gli interessi nazionali ungheresi.
L’Ungheria è al 100 per cento con la Nato e l’Ue, ma non ha intenzione di fornire armi all’Ucraina. Lo ha dichiarato a Mezz’ora in più su Rai 3 Zoltan Kovacs, portavoce dell’appena rieletto premier ungherese Viktor Orban: «La Nato è un’alleanza difensiva che non prevede la fornitura di armamenti, questa è una decisione che spetta ai Paesi membri». Kovacs ha spiegato che la fornitura di armi all’Ucraina, impegnata a difendersi dalla Russia, andrebbe contro gli interessi nazionali ungheresi. «Abbiamo ereditato, in questi ultimi trent’anni, e quindi non è colpa di questo governo, una situazione di pesante dipendenza dall’energia russa, 85 per cento per il gas e 65 per cento per il petrolio», ha detto Zoltan Kovacs. Quindi la decisione, ha sottolineato, «non è questione di relazioni personali fra il presidente dell’Ungheria e il presidente russo».

Il portavoce di Orban: «Le relazioni tra Ungheria e Russia non sono speciali»
Sulla questione del rapporto stretto tra Federazione Russa e Ungheria, il portavoce del premier Orban ha spiegato: «Molti hanno cercato di descrivere le relazioni tra Ungheria e Russia negli ultimi dodici anni come “speciali”. Ma rispetto alle relazioni con l’Europa occidentale, incluse Italia, Francia e specialmente Germania, il volume e natura delle relazioni fra Ungheria e Russia non aveva nulla di speciale». Semplicemente, ha concluso Kovacs, Budapest vuole «relazioni con chiunque sia interessato ad avere buoni rapporti. E la Russia non fa eccezione».

Guerra in Ucraina, la Nato continua a inviare armi a Kiev
Intanto, mentre il presidente ucraino Zelensky continua a invocare l’aiuto dell’Occidente, la Nato risponde inviando nuovi armamenti. Gli Stati Uniti manderanno missili, munizioni, droni, giubbotti antiproiettile e elmetti. Dopo il vertice a Londra con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il premier britannico Boris Johnson ha detto che il suo governo invierà a Kiev nuove armi anticarro e antiaeree per un valore 100 milioni di sterline. E anche Scholz si è impegnato a continuare a rifornire l’Ucraina con apparecchiature militari, senza però specificare di quale tipo. Partecipa all’invio anche l’Italia, con una lista di armi che però rimane secretata.