Guerra in Ucraina, ultimatum dalla Russia: 12 ore per firmare Minsk-3
Secondo alcune fonti ucraine, Mosca attenderebbe la firma del trattato con cui Kiev rinuncerebbe alla Crimea e alle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk.
Alcuni fonti ucraine hanno riportato quella che sarebbe una prima comunicazione tra la Russia e l’Ucraina. Dal governo di Vladimir Putin sarebbe pervenuto a quello del presidente Volodymyr Zelensky un nuovo ultimatum. Sembra che Mosca sia intenzionata a dare 12 ore di tempo a Kiev per scegliere se firmare Minsk-3. Il trattato prevedrebbe la rinuncia alla Crimea e alle due repubbliche separatiste di Lugansk e Donetsk, oltre ad accettare la creazione di una federazione per il sud-est dell’Ucraina.
Russia, ultimatum da 12 ore
Un vero ultimatum, quindi, quello inviato da Putin all’Ucraina secondo alcune fonti. Se il Paese guidato da Zelensky dovesse decidere di non accettare Minsk-3, la Russia avrebbe già in programma di dare ufficialmente il via alla seconda fase della campagna militare, con navi e aerei. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che «la visione di ciò che si aspetta Putin dall’Ucraina per risolvere il conflitto è chiara. Ma la domanda è se i vertici ucraini siano pronti ad accettare». Tanti i cittadini che stanno riprendendo la notizia anche sui social network, con la guerra russo-ucraina ad essere uno degli argomenti principali del giorno.
From #Kiev it is reported: #Zelensky received an ultimatum. Denial of the LDNR, a federation of the southeast, and to forget the word #Crimea forever. Twelve hours to think it over…
— Егор (@aleksandrov_76) February 24, 2022
Dal Pentagono: più di 100 missili in un solo giorno
Arrivano intanto le prime stime riguardanti il primo giorno di guerra. Dagli Stati Uniti è il Pentagono a parlare di circa un centinaio di missili caduti sul suolo ucraino soltanto nella prima giornata di conflitto armato. Tra Russia e Ucraina è anche batti e ribatti su quello che realmente accade. Da Mosca, infatti, parlano già da qualche ora di aver distrutto la contraerea di Kiev, che risponde dichiarando di aver abbattuto 5 velivoli russi e almeno un elicottero. E intanto alcuni dei missili diretti verso le città ucraine sono partiti dalla Bielorussia, che si è immediatamente schierata al fianco di Putin nonostante i tanti appelli provenienti dai leader dei Paesi dell’Unione Europea.