La guerra in Ucraina si combatte anche sui media. Mentre l’Occidente racconta l’invasione russa con i bombardamenti sulle città e le colonne di blindati del Cremlino, Mosca risponde con una versione quasi diametralmente opposta. La Bbc ha raccontato come sarebbe seguire il conflitto se ci sintonizzassimo sui principali canali nazionali della Russia fra telegiornali, edizioni speciali e talk show. Patriottismo e vittoria dominano i discorsi, che raccontano anche di una manipolazione occidentale e ucraina della realtà.
LEGGI ANCHE: Missili russi sul memoriale dell’Olocausto, le reazioni di Israele
La Russia accusa Ucraina e Occidente di manipolare le immagini su Internet
Fra le emittenti più popolari in Russia c’è indubbiamente Channel One. Al mattino il palinsesto prevede, come riporta la Bbc, il programma Good Morning, infotainment che ricorda l’Uno Mattina italiano. Nella giornata di ieri, le normali trasmissioni hanno subito uno stop alle 5.30 locali (2.30 in Italia) per lasciare spazio agli aggiornamenti dal fronte. «Continuano a circolare su Internet filmati falsi», ha dichiarato il conduttore in diretta. «Ciò che giunge sul web non è altro che manipolazione virtuale delle immagini». In supporto della sua tesi, Channel One ha mostrato due istantanee raffiguranti un veicolo militare russo distrutto, una delle quali risalente al 2014. Secondo i media locali si tratterebbe della stessa foto, opportunamente modificata dall’Ucraina per la sua propaganda.

Facendo zapping, è possibile imbattersi poi alle 8 del mattino nel bollettino quotidiano dal fronte di NTV, canale gestito dalla società Gazprom vicina a Vladimir Putin. Nessuna menzione sulla colonna di blindati lunga 60 chilometri mostrata dai media occidentali, ma un concentrato di notizie sul Donbass. «Continua l’offensiva della Repubblica popolare di Luhansk che ha registrato un’avanzata di 3 chilometri», ha annunciato il presentatore. «La Repubblica popolare di Donetsk ha invece percorso 16 chilometri nelle ultime ore».
Per Mosca, i «nazionalisti ucraini» usano i civili come scudo e bombardano le abitazioni
La propaganda russa permea anche la programmazione di Rossiya 1, rete nazionale sotto il diretto controllo del Cremlino. I giornalisti russi hanno accusato le forze ucraine di «crimini di guerra» e le hanno descritte come «principale minaccia per i civili». Il conduttore del telegiornale ha infatti dichiarato che gli ucraini «utilizzano la popolazione come scudi umani, posizionando deliberatamente sistemi di attacco nelle aree residenziali nel Donbass». Il gesto giustificherebbe così la morte di bambini e innocenti sotto le bombe di Mosca, il cui obiettivo erano e rimangono, secondo i russi, solo le aree militari.
LEGGI ANCHE: Il potenziale nucleare della Russia
Hanno fatto il giro del mondo, soprattutto sui social, le immagini del bombardamento sul palazzo del governo a Kharkiv. Le reti russe hanno annunciato la notizia solo nel pomeriggio, discolpando i militari del Paese e accusando di aver organizzato un attentato. «A giudicare dalla traiettoria del missile, l’attacco è stato sferrato da nord-ovest dove non ci sono le nostre forze», ha dichiarato un giornalista di NTV. «L’Ucraina sta colpendo la propria gente e incolpa la Russia, come si può mentire così al mondo?» Per contrastare le “fake news” occidentali, il governo russo ha annunciato poi in diretta tv l’arrivo di un nuovo sito web che «conterrà solo informazioni vere».
Il parallelismo storico della lotta contro nazismo e fascismo
In generale, la Bbc racconta come sui propri canali la Russia continui a boicottare il termine «guerra». I media di Mosca parlano piuttosto, come ha dichiarato lo stesso Putin alla nazione, di «operazione militare speciale per difendere le repubbliche popolari». Rossiya 24, emittente gemella di Rossiya 1, ha presentato in serata una propria analisi del conflitto, richiamando la Seconda guerra mondiale. «Le tattiche dei nazionalisti che usano i bambini per proteggersi non sono cambiate dagli Anni 40», ha dichiarato il presentatore di un reportage dal titolo Fascismo ucraino. «Questi neonazisti piazzando i loro armamenti accanto ai rifugi dei bambini». Totalmente assenti dai bollettini le vittime russe, mentre si fa menzione solo delle 1100 infrastrutture militari distrutte.

Intanto il Roskomnadzor, organo nazionale che controlla le emittenti e la stampa, è al lavoro per eliminare dalla comunicazione le fonti occidentali. Le autorità del Cremlino hanno chiesto a TikTok di rimuovere dai suggerimenti i contenuti politici e militari poiché «troppo spesso di carattere antirusso». Stesso discorso per Twitter e Facebook, che presentano rallentamenti nell’upload dei contenuti e accessi limitati. Sotto accusa anche il sito Wikipedia, che il Roskomnadzor ritiene responsabile di «diffusione illegale delle informazioni sulle forze armate e le vittime civili» e minaccia di bandire dal web.
LEGGI ANCHE: Bernie Ecclestone, ex numero 1 della Formula 1, difende Putin