Guerra in Ucraina, la “Z” protagonista degli spot di propaganda del Cremlino

Redazione
20/03/2022

La lettera, che richiama la frase "za pobedu" ("per la vittoria") è diventata il simbolo dell’invasione russa.

Guerra in Ucraina, la “Z” protagonista degli spot di propaganda del Cremlino

Stanno facendo il giro del web due spot di propaganda russi, che hanno come grande protagonisti la “Z”, diventata famosa perché pitturata sui mezzi come segno di riconoscimento dell’esercito russo, nel corso della guerra in Ucraina. Li ha diffusi su Twitter il canale di notizie Ukr report.

I due sport di propaganda con la Z protagonista

Sono ambientati entrambi a San Pietroburgo, città dello “zar” Vladimir Putin. Nel primo, un ragazzo sembra imbrattare con lo spray un manifesto del presidente della Federazione Russa. Colto in flagrante da due poliziotti, viene poi graziato, perché in realtà ha dipinto una Z accanto al volto di Putin, come segno di vittoria. Nel secondo spot di propaganda, un gruppo di agenti si unisce a una piccola folla di manifestanti riuniti in piazza: incrociando braccia e manganelli, insieme formano una grande Z, visibile poi grazie a una ripresa aerea. I due spot hanno portato molti utenti di Twitter a paragonare la propaganda del Cremlino a quella tipica delle dittature nazi-fasciste.

Guerra in Ucraina, la “Z” protagonista degli spot di propaganda del Cremlino. I due filmati diffusi dalla Russia.
In Russia la lettera Z, simbolo dell’invasione dell’Ucraina, è ovunque (AFP via Getty Images)

Invasione dell’Ucraina, Z per vittoria

Raffigurata su mezzi bellici, auto, t-shirt, la lettera è diventata il simbolo dell’invasione russa dell’Ucraina. Fin dall’inizio del conflitto, sono state formulate varie ipotesi sul suo significato: il ministero della Difesa russo, seppure non ufficialmente, ha poi chiarito che la zeta rimanda a “za pobedu“, espressione che in russo significa “per la vittoria“. All’inizio c’è chi avanzato l’ipotesi che la Z stesse richiamando la parola “zapad”, che in russo vuol dire “ovest”, ovvero la via principale dell’invasione. E c’è stato anche chi ha azzardato di più, collegando la lettera al cognome del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, la cui destituzione come è noto è uno degli obiettivi di Putin.