La Russia vieta Facebook e Instagram: per il tribunale «organizzazioni esteremiste»
I due popolari social da oggi sono illegali sul territorio russo dopo la sentenza del giudice. Resta online Whatsapp.
Il gruppo Meta, o meglio soltanto Facebook e Instagram, è stato dichiarato da un tribunale di Mosca «organizzazione estremista». Un’affermazione non fine a se stessa, perché i giudici hanno deciso di interrompere ogni attività in Russia «con effetto immediato». Nonostante il blocco già effettuato nelle scorse settimane dal garante russo per le telecomunicazioni, si tratta di una notizia di grossa portata perché da oggi, di fatto, i due social risultano illegali.
Illegali Facebook e Instagram, ancora online Whatsapp
Il gruppo Meta ha tentato di appellarsi senza successo. Il gruppo Meta scompare soltanto parzialmente dalla Russia perché resta ancora online Whatsapp, utilizzata dai russi al pari di Telegram, VKontakte – il Facebook russo – e Tik Tok, quest’ultimo parzialmente bloccato dalle autorità. L’accusa per il colosso di Mark Zuckerberg è di tollerare la «russofobia». A richiedere l’intervento della corte è stato il rappresentante dell’FSB, il servizio di sicurezza russo, Igor Kovalesky. «Le attività dell’organizzazione Meta sono dirette contro la Russia e le sue forze armate», ha dichiarato in tribunale, «e chiediamo di vietare le attività di Meta e di obbligarlo ad attuare immediatamente questa sentenza».

Meta contro Mosca: lo scontro dura da settimane
Lo scontro tra il gruppo tecnologico e i vertici russi è partito già nelle scorse settimane. Prima il blocco immediato già a fine febbraio, poi la risposta del 10 marzo con cui Meta ha annunciato di non censurare più alcune frasi contro Putin e i soldati russi. Qualche giorno dopo, un’altra vicenda ha coinvolto Instagram con circa 80 milioni di utenti tagliati fuori dal social. Emblematiche in tal senso le lacrime degli influencer russi. Una sorta di duello a distanza culminato con il divieto esplicito da parte del tribunale. L’espulsione dal Paese di Facebook e Instagram ha il gusto di una vera e propria ritorsione nei confronti del colosso e dell’Occidente.
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La censura russa
La Russia prosegue nella sua lotta mediatica per il controllo delle informazioni. La censura di Mosca continua ad abbattersi sulla popolazione. Il divieto di Facebook e Instagram, già bloccati in precedenza, arriva dopo le norme contro i giornalisti stranieri che hanno portato grandi network, tra cui anche la Rai e la Bbc, a chiudere le sedi nel Paese. E c’è anche chi come Twitter, riesce ad aggirare il blocco con la versione Tor. Tra i più attivi nella lotta alle fake news russe c’è Anonymous, che tramite i suoi canali e manomettendo webcam, stampanti o segnali televisivi continua a diffondere informazioni sul territorio russo riguardanti il conflitto in Ucraina.
