Guerra in Ucraina, Ofcom revoca la licenza a Russia Today

Redazione
18/03/2022

La decisione dell’autorità competente per le società di comunicazione nel Regno Unito arriva dopo il blocco alle trasmissioni deciso dall’Ue.

Guerra in Ucraina, Ofcom revoca la licenza a Russia Today

Ofcom, l’autorità competente e regolatrice indipendente per le società di comunicazione nel Regno Unito, ha revocato «con effetto immediato» la licenza di Russia Today. Ofcom, che ha definito RT «uno strumento del governo», sta svolgendo 29 indagini «sull’imparzialità delle notizie riguardanti l’invasione russa dell’Ucraina». Il canale era già scomparso da tutte le piattaforme di trasmissione dall’inizio di marzo, a causa di un divieto imposto dall’Unione Europea: sebbene il Regno Unito non sia più nell’Ue, il blocco aveva riguardato società satellitari francesi e lussemburghesi e Francia, che fornivano fornito il feed RT a Sky, Freesat e Freeview in Gran Bretagna. Sotto la lente d’ingrandimento di Ofcom ci sono il rapporto di RT con la Federazione Russa, che ha attaccato un Paese sovrano, e le recenti leggi varate da Mosca, che mettono il bavaglio all’informazione indipendente, con il carcere (fino a 15 anni) per chi diffonde notizie ritenute false dalla autorità russe.

Guerra in Ucraina, l’autorità competente e regolatrice Ofcom revoca la licenza a Russia Today nel Regno Unito.
Russia Today, Ofcom ha revocato la licenza (LIONEL BONAVENTURE/AFP via Getty Images)

Russia Today, il canale del Cremlino

Il canale Russia Today, che in Ucraina è stato bloccato nel 2014 dopo l’annessione della Crimea alla Russia e in Lettonia e Lituania nel 2020, è nato nel 2005 con l’intento di dare un’informazione internazionale, in più lingue e più attenta al punto di vista russo. Ma con il passare del tempo l’emittente, finanziata direttamente dal Cremlino (tramite l’agenzia statale RIA Novosti) è sempre più diventata uno strumento di propaganda contro gli Stati Uniti, contro l’Unione Europea, contro il liberalismo: secondo un report dell’intelligence americana relativo alle indagini sulle influenze russe nelle elezioni del 2016 che portarono alla Casa Bianca Donald Trump, Mosca spende circa 200 milioni di dollari all’anno per sostenere il canale. Nei giorni che hanno preceduto l’invasione dell’Ucraina, il palinsesto di RT era incentrato su un’insieme di commenti di analisti politici che negavano ogni intenzione di Vladimir Putin di attaccare il Paese: più volte in pochi giorni è stato trasmesso un documentario sulla storia dell’Ucraina, presentata come una mera invenzione post-sovietica voluta dall’Occidente. E nel giorno dell’invasione ha mandato in onda la trasmissione Redacted Tonight, show diretto al pubblico americano tra il satirico e il giornalistico in cui il conduttore, il sedicente comico Lee Camp, intervistava Benjamin Norton, un giornalista americano che vive in Sudamerica, sulla questione Ucraina, descritta come un governo golpista e fantoccio degli Stati Uniti sostenuto da movimenti neo-nazisti, dal 2014 in guerra per procura contro la Russia di Putin.

Guerra in Ucraina, l’autorità competente e regolatrice Ofcom revoca la licenza a Russia Today nel Regno Unito.
Il canale Russia Today è nato nel 2005.

Se Russia Today è stato bloccato in tutta Europa, in risposta allo stop all’emittente del Cremlino e a quello che ha riguardato anche l’agenzia Sputnik, con l’inizio del conflitto Mosca ha reso parzialmente irraggiungibili i social network e diversi siti di media stranieri indipendenti, dalla Bbc a Deutsche Welle, fino a Radio Free Europe e al sito lettone Meduza.