L’Ucraina usa la chat russa Telegram: la vendetta del fondatore contro Putin

Redazione
16/03/2022

A creare la chat è stato Pavel Durov, miliardario che nel 2014 è stato costretto a lasciare la Russia per un no di troppo ai vertici del Cremlino. Oggi il social è usato in tutto il mondo, anche dal governo ucraino per coordinare la resistenza.

L’Ucraina usa la chat russa Telegram: la vendetta del fondatore contro Putin

La resistenza ucraina contro l’invasione russa passa anche dall’informazione. Mentre i media in Russia fanno i conti con la censura e i giornalisti di tutto il mondo si sono riversati a Kiev, il governo ucraino ha scelto di veicolare molte informazioni attraverso un social, Telegram. La chat di messaggistica istantanea ha origine russe, perché a fondarla è stato Pavel Durov. L’Ucraina non rischia alcunché, perché il 35enne fondatore ha un conto in sospeso proprio con Mosca e Vladimir Putin.

Telegram e la vendetta di Pavel Durov

La storia di Pavel Durov è quella di tanti russi che negli anni sono stati costretti a lasciare il paese. Lui lo ha fatto anni fa, dieci per l’esattezza. Nel 2012, infatti, Durov era un miliardario di 25 anni che da tempo era diventato celebre per aver fondato VKontakte, il Facebook russo, ancora oggi social più diffuso nel Paese. Dal Cremlino alcuni alti dirigenti gli chiesero però, proprio in quell’anno, di chiudere alcuni gruppi in cui gli utenti si organizzavano per protestare contro Mosca e a Kiev. Gli fu chiesto di condividere dati personali dei militanti, ma lui rifiutò. Un secco no che non è piaciuto ai vertici russi e due anni più tardi è stato l’oligarca Usmanov, tramite la Sogaz, a prendere il controllo della sua società e a costringerlo a vendere tutto e scappare via.

L'Ucraina usa la chat russa Telegram la vendetta del fondatore contro Putin. Pavel Durov è stato costretto a lasciare il Paese nel 2014
Pavel Durov (Getty)

Durov, cittadino francese a Dubai

Così Durov è fuggito, lasciando la Russia per sempre e diventando cittadino francese dell’isola caraibica di Sant Kitts e Nevis. Da lì la risalita. La creazione di Telegram gli è valsa un successo internazionale, con guadagni nettamente superiori a quelli generati da VKontakte. A questo si aggiunge la rivincita: Telegram è conosciuto in tutto il mondo e viene usato dai vertici ucraini per comunicato con i combattenti della resistenza. Oggi ha 35 anni e la sua vita è a Dubai. Il social viene utilizzato anche dalla Russia, che ha scelto anche questo canale per veicolare fake news. Ma così facendo il traffico sulla chat aumenta e Durov guadagna sempre di più.

Durov: «Diritto alla privacy è sacro»

Pavel Durov continua ancora oggi a difendere la privacy degli utenti. Lui, con origini ucraine dal lato materno, ha spiegato che la sua società difenderà ogni persona, anche gli ucraini, perché «il loro diritto alla privacy è sacro, ora più che mai». Poi ha anche sottolineato come per lui il conflitto sia una faccenda personale: «Se seguite i miei post, sapete che dalla parte di mia madre, traccio la mia linea di famiglia da Kiev. Il suo nome da nubile è ucraino, Ivanenko, e ancora oggi abbiamo molti parenti che vivono in Ucraina. Ecco perché questo tragico conflitto è personale sia per me che per Telegram».

L'Ucraina usa la chat russa Telegram la vendetta del fondatore contro Putin. Pavel Durov è stato costretto a lasciare il Paese nel 2014
L’app Telegram su uno smartphone (Getty)