Teatro alla Scala, Gergiev non dirigerà La Dama di Picche
Come ha spiegato Beppe Sala, il maestro non ha preso posizione sulla guerra in Ucraina. Sempre a Milano, il maestro russo Andrey Boreyko apre il concerto all’Auditorium con l’inno ucraino.
Alla fine l’auspicata presa di posizione da parte del maestro russo Valery Gergiev, invocata dal sindaco Beppe Sala dopo l’attacco all’Ucraina, non è avvenuta. E così Gergiev, da sempre considerato vicino a Putin, non salirà sul podio della Scala, il 5 marzo, per dirigere La Dama di Picche. «Io non ho preteso alcuna abiura, però ho chiesto una presa di distanza dalla guerra, che è una cosa un po’ diversa», ha dichiarato a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico della Iulm Sala, che è anche presidente della Fondazione Teatro alla Scala. «Vedo che altre persone nel mondo artistico, tipo Anna Netrebko, si sono espresse in questo modo, e anche molti nel mondo dello sport».

Guerra in Ucraina, Sala: «Non voglio giudicare Gergiev»
«Non voglio giudicare. Quello che so è che Gergiev è ripartito, senza rispondere. Vedremo quello che succederà il 5 marzo, quando si dovrebbe tenere il concerto. Ma a questo punto non credo che ci sarà», ha aggiunto Sala. Il sindaco di Milano ha fatto riferimento alla soprano Anna Netrebko, che nei giorni scorsi ha dichiarato: «Sono russa e amo il mio Paese, ma ho molti amici in Ucraina e il dolore e la sofferenza in questo momento mi spezzano il cuore. Voglio che questa guerra finisca e che le persone possano vivere in pace. È ciò che spero e per cui prego. Obbligare gli artisti a dare voce alle proprie opinioni politiche in pubblico e a denunciare la propria patria non è giusto. Dovrebbe essere una libera scelta».

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Guerra in Ucraina, il gesto del maestro russo Andrey Boreyko
Contro l’invasione russa si è però espresso Mikhail Baryshnikov, leggenda della danza che fuggì dall’ex Unione Sovietica (è nato in Lettonia) in cerca della libertà artistica. E, tornando a Milano, si è schierato nettamente eccome il maestro russo Andrey Boreyko, che in apertura del concerto all’Auditorium ha diretto l’Orchestra laVerdi nell’esecuzione dell’inno dell’Ucraina. Un gesto molto forte, accolto dal pubblico con una standing ovation.