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Guerra in Ucraina, la Svizzera distribuirà pillole di iodio

Il governo svizzero ha pubblicato un vademecum in cui invita i cittadini a fare scorte di cibo e acqua. Poi la comunicazione: sarà distribuito il prodotto anti-radiazioni a chi abita a massimo 50 chilometri dalle centrali nucleari. Ma solo «a scopo preventivo».

4 Marzo 2022 15:56 Redazione
Guerra in Ucraina, la Svizzera distribuirà pillole di iodio. Il governo le darà a chi abita a massimo 50 chilometri dalle centrali nucleari

Se la guerra tra Ucraina e Russia già stava preoccupando gran parte della popolazione europea e mondiale, il rischio di un conflitto atomico ha aumentato ulteriormente lo stato di allerta di molti cittadini. Si è parlato nei giorni scorsi di come siano aumentate in Italia le richieste per la costruzione o l’acquisto di bunker, e ormai da giorni in Paesi come Belgio e Francia, ma anche nei Balcani, si è scatenata una vera corsa all’acquisto di pastiglie anti-radiazioni a base di iodio. E ora c’è chi, come la Svizzera, comincerà a distribuirle alla popolazione a scopo preventivo.

Guerra in Ucraina, la Svizzera distribuirà pillole di iodio. Il governo le darà a chi abita a massimo 50 chilometri dalle centrali nucleari
Una farmacia a Zagabria in cui sono già finite le scorte di iodio (Getty)

Svizzera, il governo distribuirà iodio ad alcuni cittadini

Soltanto una forma di prevenzione, ma la Svizzera non lascia nulla al caso e sta predisponendo l’invio a migliaia di cittadini di pastiglie di iodio. Il governo del Paese, che ha abbandonato la sua storica neutralità per schierarsi al fianco dell’Occidente, sostenendo l’Ucraina, ha diramato una sorta di vademecum con cui ha dato delle linee guida ai propri cittadini. Sì a scorte di cibo e acqua, no all’assunzione preventiva di iodio. Quest’ultimo, però, verrà distribuito direttamente dalle autorità, ma soltanto a quei cittadini che vivono entro un raggio di 50 chilometri dalle centrali nucleari. La comunicazione arriva poche ore dopo il rischio di disastro a Zaporizhzhia.

La comunicazione dell’Ufficio federale della protezione della popolazione

Sul portale dell’UFPP, l’Ufficio federale della protezione della popolazione, si possono consultare le informazioni che il governo svizzero ha dato ai propri cittadini. Le autorità parlano innanzitutto dei rifugi, sottolineando che sul territorio ce ne sono dislocati 365mila, circa 9 milioni di posti, con una copertura quindi del 100 per cento. Poi si passa alle scorte, con il consiglio di tenere sempre almeno 9 litri di acqua per ogni persona e generi di prima necessità non deperibili, oltre a medicine e kit del pronto soccorso. Infine il paragrafo sullo iodio: «Nei comuni in un raggio di 50 km attorno agli impianti nucleari svizzeri, le compresse allo iodio sono distribuite a titolo preventivo a tutte le persone che vi soggiornano regolarmente. Le farmacie e le drogherie all’interno di questo raggio conservano una riserva di compresse allo iodio».

Perché lo iodio combatte le radiazioni

All’interno del vademecum, l’UFPP spiega anche il motivo per cui è importante lo iodio. «Le compresse allo iodio vengono impiegate in caso di grave incidente in una centrale nucleare con fuoriuscita di iodio radioattivo. Esse impediscono alla tiroide di assorbire lo iodio radioattivo e servono a prevenire il cancro alla tiroide. In caso d’incidente, devono essere ingerite per tempo». Si sottolinea, però, quest’ultimo passaggio. Per il governo svizzero è importante che i cittadini capiscano la differenza: no all’ingerimento preventivo di pillole a base iodio, da utilizzare soltanto in caso di disastro nucleare.

Guerra in Ucraina, la Svizzera distribuirà pillole di iodio. Il governo le darà a chi abita a massimo 50 chilometri dalle centrali nucleari
Pillole di iodio in un’aula in Francia durante una vecchia simulazione contro i disastri nucleari (Getty)

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