Il bilancio della strage di Kramatorsk continua ad essere aggiornato minuto dopo minuto. Le vittime secondo le autorità locali sono almeno 50 e tra loro 10 sembrano essere i bambini. L’attentato alla stazione della cittadina del Donbass ha sconvolto il mondo. Due missili sono esplosi a ridosso della folla di persone presente nel luogo per abbandonare l’Ucraina intorno alle 10 ora italiana. Dopo l’esplosione, la notizia è stata ripresa da tutto il mondo e le accuse tra Mosca e Kiev sono rimbalzate su ogni media. Mentre aumenta il numero delle vittime si parla di oltre 300 feriti, si apre anche il caso della scritta su uno dei missili, un Iskander secondo le ultime news.
La stazione di Kramatorsk e le accuse ucraine
Kramatorsk è una città nella regione del Donbass, area particolarmente colpita dalla Russia durante la guerra. Ieri le autorità locali avevano lanciato un appello alla popolazione ucraina perché abbandonasse la zona. Il timore era di un nuovo attacco russo, che è arrivato stamattina proprio mentre c’erano, secondo il governatore Pavlo Kyrylenko, almeno 4mila persone pronte a scappare sfruttando i treni presenti alla stazione. Dopo le due esplosioni, il governo di Kiev ha accusato formalmente Mosca di aver sganciato i missili sulla folla, causando la morte di 50 persone, tra cui 10 bambini, e ferendone centinaia.

Il missile Iskander e le accuse russe
Non è stato chiaro fin da subito quali missili fossero stati usati nell’attacco. A fare chiarezza è stata poi la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova, che ha scritto: «L’esercito criminale russo ha usato un missile a grappolo ad alta precisione Iskander». Si tratta di un missile utilizzato da Mosca, che ha prontamente rispedito al mittente le accuse. Secondo la versione fornita dal Cremlino, non sarebbero stati i russi ad attaccare Kramatorsk ma gli stessi ucraini, utilizzando i missili Tochka-U. Quest’ultimi sono stati dismessi in Russia nel 2020.
La scritta in russo «per i bambini»
Il caso di Kramatorsk si è poi tinto di giallo dopo la scoperta di una scritta in russo lungo un fianco di uno dei missili. «Per i bambini», sembrava inizialmente volesse indicare che quel razzo era stato usato proprio per colpire i più piccoli. La forma grammaticale, però, ha portato poi a un’altra spiegazione, che suona come una rivendicazione. La semplice frase «per i bambini», potrebbe significare che il missile sia stato sganciato come «risposta a quello che fate ai bambini» o anche «a sostegno dei bambini».
