Guerra in Ucraina, altra strage di civili a Makariv

Redazione
09/04/2022

Kiev: «Trovati 132 corpi martoriati di persone torturate e uccise». Zelensky intanto rivela: il capo del governo di uno dei Paesi Ue gli ha chiesto la prova che gli eventi di Bucha non fossero una messinscena.

Guerra in Ucraina, altra strage di civili a Makariv

Ancora orrore in Ucraina. All’indomani della strage causata ieri da un missile sulla stazione di Kramatorsk, nell’est del Paese, come rende noto il ministero della Difesa con un tweet, «mentre i soccorritori avanzano nei territori liberati dagli invasori, nuovi mostruosi crimini di guerra vengono alla luce»: nella cittadina di Makariv, nella regione di Kiev, «sono stati trovato 132 corpi martoriati di persone torturate e uccise».

Secondo quanto comunicato dal governo di Kiev, la città di Makariv è semidistrutta: i soccorritori stanno cercando anche le vittime dei bombardamenti russi rimaste sotto le macerie.

Guerra in Ucraina, altra strage di civili a Makariv. Kiev: «Trovati 132 corpi martoriati di persone torturate e uccise».
La posizione di Makariv, a ovest di Kiev.

Crimini di guerra, si aggrava il bilancio del massacro di Bucha

Si aggrava intanto il bilancio delle vittime civili di Bucha. «Secondo le autorità cittadine, risultano al momento complessivamente 360 civili uccisi, compresi almeno dieci bambini», ha scritto su Telegram la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino Lyudmyla Denisova. Giovedì l’ultimo bilancio ufficiale parlava di 320 persone uccise. La commissaria ha poi dichiarato che, secondo alcuni sopravvissuti, proprio a Bucha, dove i russi hanno creato una camera delle torture, si trovava anche il quartier generale del leader ceceno Kadyrov. Denisova ha aggiungendo che i russi hanno sparato in faccia agli abitanti di Bucha, bruciato i loro occhi, tagliato parti del corpo e torturato a morte adulti e bambini.

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Guerra in Ucraina, altra strage di civili a Makariv. Kiev: «Trovati 132 corpi martoriati di persone torturate e uccise».
La devastazione di Makariv (Anastasia Vlasova/Getty Images)

Crimini di guerra, le dichiarazioni di Zelensky

Nel consueto messaggio alla nazione, il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto che, così come il massacro di Bucha, anche l’attacco missilistico avvenuto a Kramatorsk sia considerato in tribunale come un crimine di guerra: «Tutti gli sforzi del mondo saranno volti a stabilire ogni minuto chi ha fatto cosa, chi ha dato ordini, da dove veniva il razzo, chi lo trasportava, chi ha dato l’ordine e come è stato coordinato l’attacco». Parlando con il quotidiano tedesco Bild, Zelensky ha rivelato che il capo del governo di uno dei Paesi dell’Ue gli ha chiesto la prova che gli eventi di Bucha non fossero una messinscena.