Crisi Ucraina, dal ciclismo al tennis gli sportivi pronti per il fronte

Redazione
28/02/2022

L'ultimo in ordine di tempo è l'ex ciclista Andrei Tchmil. Ma dal tennis al pugilato, passando per il calcio è lunga la lista degli sportivi già al fronte o pronti a imbracciare le armi. Le loro storie.

Crisi Ucraina, dal ciclismo al tennis gli sportivi pronti per il fronte

Il campione di ciclismo. L’ex tennista capace di battere Roger Federer a Wimbledon, i fratelli che hanno dominato la boxe per un decennio e l’oro olimpico dei pesi leggeri, il calciatore che dalla Spagna guarda con apprensione a quanto sta succedendo nel suo Paese e quello dello Shakhtar Donetsk, che per adesso ha trovato rifugio nella parte occidentale del Paese. Sono diversi gli sportivi (o ex tali) pronti a combattere per la libertà del proprio Paese. Tra loro, l’ex ciclista Andrei Tchmil. Johan Museeuw, corridore di cui è stato rivale sulla strada ma del quale è anche grande amico, ha infatti spiegato di aver ricevuto la telefonata di Tchmil, che lo avvisava che presto sarebbe partito per il fronte: «Questa mattina ho fatto partire verso la Romania mia moglie e nostro figlio di appena un anno. Io, però, ho intenzione di combattere. Volevo solo sentirti, Johan. Non so se ci sarò domani o dopodomani. Lo spero. Ti mando un grande abbraccio». Nato nel 1963 a Chabarovsk, oggi Russia, in seguito al crollo dell’Unione Sovietica Tchmil è diventato prima cittadino moldavo, poi ucraino e infine belga.

Crisi Ucraina, dalla boxe al tennis, chi sono gli sportivi pronti a partire per il fronte e combattere contro al Russia.
Sergiy Stakhovsky (Graham Denholm/Getty Images)

Guerra in Ucraina, l’ex tennista Stakhovsky nei riservisti

L’ex tennista Sergiy Stakhovsky ha appena appeso la racchetta al chiodo ed è pronto a imbracciare i fucile: ha infatti annunciato a Sky News di essersi iscritto nelle liste dei riservisti dell’esercito ucraino. Era in vacanza, ha spiegato, quando è scattata l’invasione russa. Messa in salvo la famiglia in Ungheria, adesso intende tornare a Kiev e, se necessario, combattere. «Certo che lo farei. È l’unico motivo per cui sto cercando di tornare. Mi sono iscritto alle riserve la scorsa settimana. Non ho esperienza militare, ma solo con una pistola privatamente». Stakhovsky, arrivato fino al 31esimo posto nel ranking Atp e noto per aver eliminato Federer dal torneo di Wimbledon nel 2013, ha aggiunto: «Sono stati otto anni di guerra con la Russia, dov’è stato il mondo dal 2014 a oggi? Nessuno di noi credeva che ciò potesse accadere, eppure è successo».

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Crisi Ucraina, dalla boxe al tennis, chi sono gli sportivi pronti a partire per il fronte e combattere contro al Russia.
Vasiliy Lomachenko in divisa mimetica (Facebook)

Guerra in Ucraina, l’ex pugile Lomachenko è già al fronte

Dopo che i fratelli Klitschko (uno è il sindaco di Kiev), che si sono dichiarati pronti a combattere per l’Ucraina in caso di necessità, l’ex campione del mondo e due volte oro alle Olimpiadi Vasiliy Lomachenko è tornato in Ucraina, per unirsi al battaglione di difesa vicino a Odessa. Lomachenko ha pubblicato su Facebook una foto che lo ritrae vestito con la mimetica e con un fucile a tracolla: «Il battaglione di difesa territoriale Belgorod-Dnestrovsky è stato addestrato e armato».

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Taras Stepanenko (DANIEL MIHAILESCU/AFP via Getty Images)

Guerra in Ucraina, il calciatore Stepanenko: «Non mi tirerei indietro»

Vasyl Kravets, giocatore ucraino dello Sporting Gijon, ha parlato a Radio Marca: «Stanno uccidendo persone, civili, negli ospedali. Sono sincero, voglio andare in guerra e aiutare la mia gente. Ma non posso aiutare perché non so sparare, non so muovermi, non so come ricaricare una pistola. Se potessi andrei al fronte a difendere il mio territorio. È doveroso per gli ucraini». Potrebbe farlo invece Taras Stepanenko, calciatore dello Shakhtar Donetsk e della Nazionale. «Adesso sono nell’ovest del Paese con la famiglia, è un incubo», ha detto nel corso di un’intervista al Corriere dello Sport, dicendosi pronto ad andare al fronte. «Se fosse necessario non mi tirerei indietro», ha dichiarato, sottolineando di non aver mai toccato un’arma in vita sua.

Guerra in Ucraina, si arruola l’allenatore dello Sheriff Tiraspol

Un post su Twitter ha messo in evidenza un altro protagonista sportivo che ha scelto di arruolarsi per difendere l’Ucraina dall’invasione russa. Si tratta dell’allenatore dello Sheriff Tiraspol, Yuriy Vernydub, ritratto in tuta mimetica pronto a combattere per la sua terra, al fianco dell’esercito ucraino. Il tecnico 56enne è diventato quasi un’icona del club moldavo dopo aver battuto, lo scorso 28 settembre, il Real Madrid al Santiago Bernabeu. Il match di Champions League si concluse 2-1 in favore della “cenerentola” del girone. Oggi Vernydub ha lasciato il suo ruolo per dedicarsi a un altro ruolo: la difesa dell’Ucraina.