Guerra in Ucraina: la Cisl non sfilerà alla manifestazione di Roma
Il sindacato non parteciperà alla manifestazione per le vie della capitale contro il conflitto tra la Russia e il Paese ucraino. Il motivo è il concetto di neutralità: «Noi siamo con l’Ucraina senza se e senza ma».
Alla grande manifestazione per la pace in programma in piazza della Repubblica a Roma parteciperanno in tanti, ma non ci sarà la Cisl. Il sindacato ha deciso di sfilarsi e non ci sarà al fianco delle tante associazioni che hanno risposto presente all’appello, lanciato dalla Rete per la Pace e il disarmo. Ci saranno vari comitati come quello per la Costituzione e degli studenti, ma anche Anpi, Acli, Libera, Legambiente, Emergency, Greenpeace e Cgil, oltre ad altra sigle, ma non la Cisl. Nessun riferimento all’invio di armi a sostegno dell’Ucraina, ma solo una neutralità più volte sbandierata che non è piaciuta proprio a tutti.

La Cisl si sfila in disaccordo con la «neutralità attiva»
Il motivo per cui il sindacato ha deciso di non appoggiare la manifestazione riguarda l’invio delle armi a Kiev. L’evento si terrà sotto lo slogano «Europe for peace, cessate il fuoco per un’Europa di pace. Si fermi la guerra in Ucraina con disarmo, neutralità attiva, stop alle armi, riduzione delle spese militari». Quel concetto di «neutralità attiva» non convince il sindacato. A spiegarlo è il segretario Luigi Sbarra: «Domani la Cisl non sarà in piazza. Noi siamo con l’Ucraina senza se e senza ma. Non si può essere neutrali. Ci sono invasori e c’è un popolo invaso. Sosteniamo le sanzioni e le misure messe in campo dall’Europa e dal Governo».
“Domani la #Cisl non sarà in piazza. Noi siamo con l’#Ucraina senza se e senza ma. Non si può essere neutrali. Ci sono invasori e c’è un popolo invaso. Sosteniamo le sanzioni e le misure messe in campo dall’#Europa e dal #Governo”: #LuigiSbarra al congresso @cislmarche #4marzo pic.twitter.com/mXG7BmOZAX
— CISL Nazionale (@CislNazionale) March 4, 2022
L’adesione alla manifestazione da ogni parte d’Italia
Al di là della scelta della Cisl, saranno tantissimi i partecipanti alla manifestazione di Roma. Cresce di ora in ora il numero di associazioni che aderiscono alla piattaforma e attualmente sembrano oltre 40 i pullman previsti in arrivo. Si parlerà non soltanto della guerra in Ucraina ma anche di Siria, Balcani, Afghanistan, Palestina. Prevista anche la partecipazione di Beatrice Fihn, premio Nobel per la pace nel 2017 e direttrice esecutiva della International Campaing to abolish nuclear weapons.
I flash mob nelle città italiane
Pur avendo generato conflitti e spaccature la scelta di non menzionare l’invio di armi, la partecipazione ci sarà e la manifestazione è stata anche preceduta da alcuni flash mob. Le città italiane si sono mobilitate nelle ultime ore e anche a Roma ne è stato organizzato uno dalla Comunità di Sant’Egidio. Nella Capitale ci saranno artisti, politici di ogni tipo, ma probabilmente non ci saranno i ministri. Laconico Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che ha definito «deludente» la spaccatura e ha lanciato un appello: «Tutti in piazza per la pace».
