Ucraina, respinte al confine centinaia di transgender: dovranno arruolarsi

Redazione
22/03/2022

Sono tante e a fermarle è la burocrazia. Nonostante il cambio di sesso, infatti, sui loro passaporti c'è ancora il nome da uomo e il genere «maschio». Per legge vengono fermate e dovranno combattere per il Paese ucraino.

Ucraina, respinte al confine centinaia di transgender: dovranno arruolarsi

Una parte della comunità ucraina fa i conti con l’impossibilità di lasciare il Paese e mettersi al riparo. Si tratta di centinaia di donne transgender, uomini che hanno cambiato sesso ma che, bloccati dalla burocrazia, vedono sui propri passaporti la scritta «maschio». Una questione non da poco, perché le donne non possono così per legge lasciare l’Ucraina e, come riporta la Bbc, rischiano di doversi attenere alle regole attuali. I residenti uomini da 18 a 60 anni non possono lasciare lo Stato e anzi devono tornare indietro, a combattere contro la Russia.

Donne trans fermate al confine

Sono centinaia e vengono fermate prima di lasciare il Paese. Il loro passaporto, infatti, reca ancora il nome e il genere di nascita precedenti al cambio di sesso. Così le donne trans ucraine vengono respinte al confine: non sarà loro possibile, per legge, lasciare l’Ucraina. Dovranno tornare indietro e combattere. La Bbc ha riportato le parole di alcune associazioni di beneficenza, che parlano di problemi burocratici e di un processo troppo lungo, che ora rischia di fermare tante persone. Si parla almeno del 90 per cento di loro, fermate al momento della fuga.

Ucraina, respinte al confine centinaia di transgender: dovranno arruolarsi. Molte donne non hanno burocraticamente completato la transizione: fuga bloccata
Attivisti in piazza Kiev un anno fa per i propri diritti (Getty)

Intolleranza e difficoltà in Ucraina

Un problema che riguarda non solo la guerra, ma anche il recente passato del popolo ucraino. Insight, una delle principali associazioni ucraine che rappresenta le comunità LGBTQ+, ha raccontato come negli ultimi anni atti discriminatori e gli attacchi anche agli attivisti siano aumentati. L’associazione spiega che gay, bisessuali, trans, vengono perseguitati nella vita reale e sui social, oltre ad affrontare seri problemi quotidiani relativi all’impossibilità di avere una relazione, un lavoro e addirittura di trovare un alloggio.

Insight: «Transgender enormi difficoltà»

A tutto questo si aggiungono i problemi legati alla transizione dei transgender. «Le persone transgender in Ucraina», spiega la fondatrice di Insight, Olena Sevcenko, «hanno enormi difficoltà con la procedura di transizione di genere, la conversione o il cambio di documenti e, naturalmente, con l’opinione pubblica poiché nella maggior parte dei casi è estremamente complicato trovare un lavoro se sei una persona transgender». L’associazione spiega di essere impegnata nel fornire «assistenza e supporto alle persone LGBTQ+ che vivono in situazioni difficili o che sono oggetto di discriminazioni. Provvediamo un’assistenza legale, medica e psicologica professionale aperta a tutti. E, oltre a preparare e a partecipare a eventi e dimostrazioni, teniamo anche workshop, training e discussioni per un pubblico più ampio».

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Un corteo a Kiev della comunità LGBTQ+ (Getty)