Guerra in Ucraina, Putin sospeso dalla Federazione Internazionale Judo
Presidente onorario e ambasciatore dell'organizzazione, pratica questo sport dall’età di 13 anni e gli ha anche dedicato un libro, tradotto in varie lingue.
L’International Judo Federation (IJF) ha sospeso il presidente russo Vladimir Putin dalla carica di presidente onorario e ambasciatore dell’organizzazione. L’annuncio ufficiale è stato pubblicato sul sito web della federazione «alla luce del conflitto militare in corso in Ucraina». Putin è senza dubbio il più noto praticante al mondo di questa arte marziale, nata in Giappone con la fondazione del Kōdōkan da parte del professor Jigorō Kanō, nel 1882.

LEGGI ANCHE: La finale di Champions League spostata da San Pietroburgo a Parigi
L’Équipe: «Vladimir Putin, il judo e la via della rudezza»
Secondo alcuni osservatori internazionali, le teorie del judo avrebbero spesso ispirato le mosse tattiche e politiche del presidente russo: per Putin non sarebbe solo uno sport da combattimento, ma una vera e propria filosofia di vita. Nei giorni che hanno preceduto l’attacco all’Ucraina, il New York Times ha sottolineato come Putin non stesse giocando una partita a scacchi (gioco di strategia popolarissimo in Russia), ma volesse andare dritto al sodo, come nel judo. L’Équipe aveva invece titolato: «Vladimir Putin, il judo e la via della rudezza», evidenziando la cattiva influenza di questa arte marziale nella politica dello statista russo. «Gli sport da combattimento hanno contribuito a forgiare in lui un duro rapporto con il mondo». L’articolo ha provocato la reazione dell’ex judoka francese Stéphane Traineau: «Che idiozia. Stigmatizzare uno sport per il fatto che lui lo pratica. Il judo è molto di più e la guerra è un argomento troppo serio per fare questi giochetti».
LEGGI ANCHE: Kiev, il piano di fuga di mister Lucescu
Putin e il judo, sta mettendo in atto azioni contrarie a quelle insegnate dall’arte marziale
In effetti qualcosa non torna. “Ju-do” significa infatti letteralmente la “via della cedevolezza” (o flessibilità, delicatezza) e i suoi due principi cardine sono il miglior uso dell’energia (Seiryoku Zen’yo), e l’armonia, la mutua prosperità per sé e per gli altri (Jitta Kyóei). A differenza del karate, che è un’arte marziale aggressiva e d’attacco, il judo è invece un’arte marziale difensiva, fondata sui principi dell’equilibrio e della non resistenza all’avversario. Insomma, avrebbe dovuto insegnare a Putin principi esattamente contrari rispetto a quelli che sta mettendo in atto da qualche mese a questa parte e, in particolare, negli ultimi giorni.

Come detto, Putin ha cominciato a praticare judo quando aveva 13 anni. E a questo sport ha dedicato anche un libro, tradotto in varie lingue: l’edizione italiana del 2001 si intitola Impara il judo con Putin. La storia la tecnica la preparazione.