Putin ha lanciato l’operazione militare in Ucraina: cosa sapere

Redazione
24/02/2022

Alle 4 del mattino Putin ha lanciato l'operazione militare in Ucraina. Le truppe russe sono entrate da Bielorussia e Odessa. Secondo il Fsb sarebbero già nella regione di Kiev. Gli aggiornamenti.

Putin ha lanciato l’operazione militare in Ucraina: cosa sapere

Con un discorso in tivù trasmesso alle 4 del mattino Vladimir Putin ha annunciato l’operazione militare in Ucraina per proteggere, è la giustificazione ufficiale, il Donbass. Il presidente russo, che ha evitato di usare le parole ‘occupazione’, ‘guerra’ e ‘invasione’, ha quindi chiesto alle forze di Kiev di consegnare le armi e ritirarsi ripetendo che il piano di Mosca non è l’occupazione del Paese ma la sua «smilitarizzazione» e la «denazificazione». Un tempismo quello del Cremlino non casuale: l’annuncio delle operazioni è stato trasmesso mentre al Consiglio di Sicurezza dell’Onu aveva appena finito il suo intervento l’ambasciatrice americana. Novaja Gazeta ha però sottolineato come il discorso di Putin fosse stato registrato il 21 febbraio alle 19, quando le diplomazie erano in azione per evitare il conflitto. Se confermato, significherebbe che il piano di attacco era stato pianificato con anticipo.

Tutte le anticipazioni sulla puntata di Atlantide in onda stasera su La7
Vladimir Putin (Getty Images).

Putin sfida l’Occidente e la Nato

Putin ha poi lanciato una sfida chiara a Usa, Nato ed Europa: «La Russia non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente», ha dichiarato citato dalla Tass. «Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato». Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino, ha aggiunto Putin, «sono inaccettabili».

LEGGI ANCHE: Il piano di accoglienza profughi dei Paesi dell’Est Europa

Truppe dalla Bielorussia e da Odessa, sirene a Kiev e Leopoli

L’inviato di Mosca alle Nazioni Unite ha affermato che la Russia sta prendendo di mira la «giunta al potere a Kiev», usando «armi di alta precisione per distruggere infrastrutture militari ucraine». Questo mentre altre forze russe stanno entrando in Ucraina dalla Bielorussia. «Le difese aree dell’Ucraina sono state rese inefficaci», ha detto il ministero della Difesa russo. Come riporta il ministero dell’Interno ucraino truppe anfibie sono sbarcate anche a Odessa, mentre altre stanno attraversando il confine verso Kharkiv. Nella Capitale sono state avvertite le prime esplosioni. Sirene antiaeree risuonano anche a Leopoli, la città dell’Ucraina occidentale dove numerosi Paesi hanno trasferito da Kiev le rispettive rappresentanze diplomatiche. Dal canto suo Mosca ha dichiarato che gli obiettivi degli attacchi sono le basi aeree e militari non aree popolate. La Cnn invece parla di «centinaia di vittime» citando fonti ministeriali di Kiev.

Secondo fonti del Fsb i russi sarebbero già nella regione di Kiev

L’aeroporto di Hostomel, il secondo per importanza di Kiev, è stato attaccato con elicotteri e sarebbe ormai sotto controllo russo. Sempre fonti di Mosca parlano di «sfondamento» via terra delle loro truppe alla frontiera con l’Ucraina. Missili anche sul porto di Odessa, dove ci sarebbero già stati 18 morti . Secondo il Fsb (servizio segreto russo) le guardie di frontiera ucraine stanno lasciando in massa i loro posti di schieramento al confine russo-ucraino. I russi avrebbero dunque sfondato penetrando nella regione di Kiev.

La Russia attacca l'Ucraina
Un cartellone abbattuto a Kiev (Getty Images).

Zelensky chiede la formazione di una coalizione anti-Putin: «Il mondo è con noi»

«L’Ucraina si difenderà e vincerà. Il mondo può e deve fermare Putin: il momento di agire è ora». Così il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha reagito all’annuncio dell’operazione militare della Russia. «Putin ha lanciato un’invasione su larga scala dell’Ucraina: le nostre pacifiche città sono sotto attacco, questa è una guerra di aggressione». «State calmi e state a casa», ha ripetuto Volodymyr Zelensky. Chiedendo di «fermare Putin e la guerra contro l’Ucraina e il mondo. Costruire una coalizione anti-Putin». Sanzioni immediate e sostegni all’Ucraina. «Stiamo introducendo la legge marziale in tutto lo Stato», ha spiegato il presidente ucraino, rassicurando i cittadini: «Ho avuto una conversazione con il presidente Biden. Gli Stati Uniti stanno iniziando a raccogliere il sostegno internazionale. È necessaria la calma da parte di tutti. Se possibile, restate a casa. Stiamo lavorando. L’intero settore della sicurezza e della difesa dell’Ucraina sta funzionando. Niente panico, siamo pronti a tutto e sconfiggeremo tutti». E, ancora: «Il mondo è con noi», ha scritto su Twitter riferendo che «continua i negoziati con i leader». Per poi aggiungere: «Abbiamo ricevuto il sostegno dell’emiro del Qatar».

cosa accade ora in Ucraina dopo il riconoscimento delle repubbliche separatiste da parte di Putin
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (Getty Images).

L’Ucraina chiude lo spazio aereo, al via l’evacuazione da Lugansk

Intanto l’Ucraina ha chiuso lo spazio aereo per «un rischio elevato per la sicurezza». Annunciata una evacuazione generale da Lukansk, una delle cosiddette repubbliche popolari filo-russe. «Raccomandiamo ai residenti della regione di Lugansk di lasciare immediatamente la regione», ha scritto su Facebook il governatore regionale Serhiy Haiday. «Si sta organizzando l’evacuazione in treno per coloro che non possono partire autonomamente».

Aeroflot blocca le tratte interne verso le città russe vicine al confine ucraino

Secondo quanto riferito dal quotidiano Kommersant, anche la compagnia aerea russa Aeroflot ha sospeso tutti i voli interni  verso le città vicine al confine ucraino: Rostov, Krasnodar e Voronezh. Sempre secondo il quotidiano, due navi mercantili russe sarebbero state attaccate da missili ucraini nel mar d’Azov. Ci sarebbero feriti.

La Nato convoca una riunione di tutti gli ambasciatori

La Nato «condanna con forza» l’attacco russo e chiede a Mosca di «fermare immediatamente la sua azione militare», si legge in una dichiarazione diffusa dal segretario generale Jens Stoltenberg. La Nato inoltre farà «tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati». Convocata per stamani la riunione di tutti gli ambasciatori

Crisi Ucraina, Draghi andrà a Mosca: «Obiettivo far incontrare Putin e Zelensky». L'Italia proverà a fare da mediatrice. Intanto Kiev accusa: «Nessun ritiro russo»
Mario Draghi (Getty)

Draghi convoca il Cisr, il Comitato interministeriale per la sicurezza

Ferme le condanne della comunità internazionale. «L’attacco è  ingiustificabile, siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine», ha detto Mario Draghi. «Siamo al lavoro con gli alleati europei e della Nato per rispondere immediatamente, con unità e determinazione». Il presidente del Consiglio ha convocato per stamattina una riunione del Cisr, il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. Ha già avvisato i ministri interessati di tenersi pronti. Il titolare della Farnesina Luigi Di Maio su Twitter ha ricordato che «L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici».

Riunione del Cobra a Downing Street 

Lo stesso ha fatto anche il primo ministro britannico Boris Johnson che ha convocato immediatamente, per le 7,30 ora locale, una riunione straordinaria del comitato Cobra. Il governo è mobilitato e alla riunione parteciperanno tutti i ministri più importanti, oltre ai vertici della sicurezza nazionale del Regno Unito.

Esodo dall’Ucraina: l’allarme Unhcr

«Siamo preoccupati per il peggioramento della situazione e per l’azione militare in corso in Ucraina. Le conseguenze umanitarie sulle popolazioni civili saranno devastanti: in guerra, non ci sono vincitori ma solo innumerevoli vite a rischio». Lo ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi. «Abbiamo già avuto notizie di vittime e persone in fuga dalle loro case in cerca di sicurezza. Vite umane e infrastrutture civili devono essere protette e salvaguardate in ogni momento, in linea con il diritto internazionale umanitario. Siamo pronti a sostenere gli sforzi di tutti nella risposta a qualsiasi movimento forzato di persone, a tal fine abbiamo rafforzato le nostre operazioni in Ucraina e nei paesi limitrofi».