Preside nega il dibattito sull’Ucraina: studenti di una scuola a Palermo in protesta

Redazione
05/04/2022

Numerosi alunni dell'istituto Pio La Torre, nel palermitano, hanno protestato in cortile boicottando le lezioni dopo il no della dirigente scolastica a un confronto in presenza sulla guerra.

Preside nega il dibattito sull’Ucraina: studenti di una scuola a Palermo in protesta

Mattinata di proteste in una scuola di Palermo, dove è scoppiata la polemica tra gli studenti e la dirigente. Gli alunni dell’istituto Pio La Torre hanno deciso di non entrare in classe e riunirsi nel cortile esterno della scuola dopo che la preside ha detto di no a un dibattito sulla guerra in Ucraina. Una decisione, quest’ultima, che secondo i ragazzi sarebbe stata motivata con il timore che durante il confronto possano uscire «punti di vista politici di parte». Il no era arrivato nei giorni scorsi dopo la richiesta del collettivo autonomo di poter organizzare l’incontro in presenza. La risposta della dirigente sarebbe stata di sfruttare le singole classi o utilizzare, in modalità telematica, l’assemblea di istituto.

Preside nega il dibattito sull'Ucraina: studenti di una scuola a Palermo in protesta. Succede all'istituto Pio La Torre
Aule e laboratori dell’istituto Pio La Torre sono rimasti vuoti (Facebook)

La protesta degli studenti all’istituto Pio La Torre

I ragazzi si sono riuniti in cortile e hanno dato vita alla plateale protesta contro la dirigente. Quest’ultima, dopo un primo momento di dialogo, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine ma gli alunni non hanno lasciato la propria postazione. Il collettivo di studenti ha spiegato che continuerà ad oltranza «fino a quando non verrà pubblicata una circolare che attesti l’autorizzazione a svolgere il dibattito in presenza». A spiegarlo è il portavoce del Collettivo autonomo Pio La Torre, Flavio La Bruna: «Inizialmente la dirigente sembrava disponibile a ritrattare, salvo poi chiedere l’intervento della Digos per disperdere gli studenti. Quello che è successo a scuola è gravissimo. Di fronte alle richieste legittime degli studenti, l’istituzione scolastica risponde con la polizia».

Il Collettivo autonomo: «Vogliamo parlarne e sviluppare un nostro punto di vista»

Flavio La Bruna, ascoltato da Repubblica, spiega la posizione dei ragazzi. «Vogliamo parlarne, confrontarci tra di noi con l’aiuto di docenti ed esperti, per riuscire ad orientarci meglio e sviluppare un nostro punto di vista sulla guerra», dichiara il portavoce del Collettivo autonomo. «Vogliamo farlo all’interno della scuola, perché per noi la formazione non passa solo per lo studio della storia, della geometria e delle altre materie ordinarie. La scuola ha un valore se riesce anche a fornire agli studenti strumenti per comprendere e mettere a critica quello che succede intorno a noi».

Preside nega il dibattito sull'Ucraina: studenti di una scuola a Palermo in protesta. Succede all'istituto Pio La Torre
In Italia e nel mondo le proteste contro la guerra proseguono (Getty)