Guerra in Ucraina, riprendono i negoziati tra Mosca e Kiev

Redazione
02/03/2022

Sarà il secondo incontro tra le delegazioni russe e ucraine. Si ripartirà dalle dichiarazioni di apertura di lunedì pomeriggio, sebbene le parti siano ancora molto distanti. Intanto la guerra prosegue: per Kiev sono 2mila le vittime civili.

Guerra in Ucraina, riprendono i negoziati tra Mosca e Kiev

Dopo i primi colloqui di lunedì scorso, le delegazioni diplomatiche di Russia e Ucraina si incontreranno nuovamente stasera per un secondo round di negoziati. L’obiettivo è uno soltanto: trovare un accordo tra i due Paesi tale da porre fine alle ostilità e concludere così una guerra che rischi di fare troppe vittime, tanto tra i soldati quanto tra i civili. La Tass, l’agenzia di stampa russa, aveva annunciato già nella serata di lunedì che ci sarebbe stato un incontro a breve e oggi è arrivata prima l’apertura di Mosca e poi la comunicazione da Kiev. Oggi il nuovo confronto tra delegazioni potrebbe aprire ulteriori scenari all’interno del conflitto.

Ucraina e Russia: nuovo confronto

Sarà, quindi, il secondo appuntamento in cui Ucraina e Russia, con i rispettivi rappresentanti, intavoleranno le rispettive richieste per arrivare alla fine della guerra. Ad ufficializzarlo è stata la Cnn, che ha citato una fonte dell’ufficio della presidenza russo: «Ora è ufficiale, i colloqui riprenderanno oggi». Sebbene non sia stato ancora annunciato il luogo dell’incontro, dovrebbe essere il confine tra Bielorussia e Polonia, come lunedì scorso, il teatro del secondo giorno di negoziati. Confermate invece le delegazioni, che dovrebbero presentare gli stessi membri che hanno partecipato al primo incontro.

Guerra in Ucraina, riprendono i negoziati tra Mosca e Kiev. Dopo il primo incontro di lunedì, oggi le delegazioni attese per un nuovo confronto. Ecco cosa sapere
I blocchi anti-carro realizzati nelle strade delle città ucraine (Getty)

Cosa sapere sui negoziati 

Si ripartirà da quanto fatto lunedì scorso a Gomel. Al termine del primo confronto, sia dalla Russia sia dall’Ucraina erano arrivate dichiarazioni di aperture. Cauto ottimismo, sebbene la posizione di entrambi i Paesi sembra ben salda. Era stato prima Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo e consigliere presidenziale del Cremlino, a parlare della possibilità di «trovare un terreno comune». Dall’altra parte Mikhaylo Podolyak, capo delegazione ucraino, aveva risposto che erano stati identificati «una serie di argomenti prioritari». Lo scopo? Almeno il cessate il fuoco. Intanto il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha confermato la volontà di negoziare ma senza accettare alcun ultimatum dalla Russia.

La guerra prosegue: 2mila i morti civili

Intanto la guerra non placa la sua violenza e nelle ultime 48 ore non c’è stato nessun accenno di tregua. Kharkiv, Kherson e Mariupol sono tre città centrali del conflitti, tra bombardamenti e assedi da parte dei russi. L’esercito russo punta con decisione verso la capitale Kiev. Intanto il servizio statale di emergenza dell’Ucraina parla di almeno 2mila morti civili in 7 giorni di guerra. Una stima distante da quelle diffuse dall’Onu, che ha parlato di 136 civili uccisi e quasi 836mila profughi. A Mosca, intanto, chi manifesta contro la guerra viene arrestato. Tra gli arresti anche 5 bambini.

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Due donne lasciano la città con i propri averi (Getty)