Guerra in Ucraina: come sono andati i negoziati con la Russia

Redazione
28/02/2022

Tanto da Mosca quanto da Kiev arriva un leggero ottimismo dopo i primi colloqui tra i due paesi. Adesso le rispettive delegazioni torneranno nelle capitali per analizzare gli «argomenti prioritari». Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo incontro.

Guerra in Ucraina: come sono andati i negoziati con la Russia

C’è un cauto ottimismo intorno alle trattative per la pace cominciate oggi tra Russia e Ucraina. Il vertice, a cui ha partecipato anche Roman Abramovich, si è tenuto nel primo pomeriggio e i colloqui al confine bielorusso si sono protratti fino a poco dopo le 17, ora italiana. Entrambe le parti sono partite da Gomel, città in cui si è tenuto l’incontro, consapevoli di doversi incontrare nuovamente a breve. Intanto sia la Russia sia l’Ucraina ragioneranno su quanto richiesto dalle controparti per arrivare alla fine del conflitto. I negoziati proseguiranno nei prossimi giorni, ma sembra si ripartirà da buone basi.

Dalla Russia: «Possibile trovare terreno comune»

Le prime dichiarazioni che lasciano ben sperare sono arrivate, quasi a sorpresa, da Mosca. Vladimir Medinsky, capo negoziatore russo e consigliere presidenziale del Cremlino, al termine dei colloqui si è leggermente sbilanciato, parlando di aver individuato «alcuni punti su cui è possibile trovare terreno comune». Dichiarazioni prontamente rilanciate da Interfax e che impongono un cauto ottimismo. Fonti internazionali parlano di un colloqui in cui non c’è stato un reale avvicinamento tra Russia e Ucraina, ferme sulle rispettive richieste.

Guerra in Ucraina: come sono andati i negoziati con la Russia. Cauto ottimismo dopo i primi colloqui: «Possibile terreno comune»
Vladimir Medinsky (Getty)

Dall’Ucraina: «Identificati argomenti prioritari»

Poco dopo le dichiarazioni di Mosca, sono arrivate anche le parole di Mikhaylo Podolyak, capo delegazione ucraino. «Lo scopo principale dei colloqui di oggi era discutere il cessate il fuoco in Ucraina e le ostilità», ha affermato. Poi ha continuato, anche lui mostrando un leggero ottimismo e passi avanti nei colloqui: «Le parti hanno identificato una serie di argomenti prioritari su cui sono state delineate determinate decisioni. Affinché queste decisioni ricevano alcune opportunità di attuazione, soluzioni logistiche, le parti stanno partendo per consultazioni nelle loro capitali».

Cosa chiedono Russia e Ucraina

Non sarà semplice, però, trovare il bandolo della matassa in una situazione che ogni giorno diventa sempre più intricata. L’Ucraina del presidente Zelensky chiede tramite i suoi diplomatici l’immediato cessate il fuoco e il ritiro dei russi dal territorio ucraino. E dal canto suo, inoltre, insiste nel voler aderire all’Unione Europea, con la Nato sempre alla finestra. La Russia, d’altro canto, ritiene inaccettabili queste richieste e punta a un’Ucraina «neutrale e smilitarizzata». I rispettivi punti di partenza da cui i due Paesi hanno cominciato i colloqui sono inconciliabili, e a tutto questo si aggiunge un’altra richiesta di Putin, confermata anche al leader francese Emmanuel Macron: l’annessione ufficiale della Crimea – già occupata nel 2014 – al territorio russo.

Come proseguiranno i colloqui

Nonostante sembrino lontane e immobili, le due parti hanno lasciato Gomel con un morale diverso rispetto ai giorni precedenti. Le parole di Medinsky, confermate da Podolyak, lasciano ben sperare e ora bisognerà capire quando ci sarà il prossimo incontro. Secondo la Tass, l’agenzia di stampa russa, dal Cremlino restano generici, parlando soltanto di «prossimi giorni», mentre è certo che i negoziati si terranno al confine tra Polonia e Bielorussia.

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Due mezzi russi distrutti: prosegue la guerra durante i negoziati (Getty)