Nelle primissime fasi del conflitto in Ucraina le sue imprese, condivise sui social, lo avevano reso praticamente una leggenda: all’asso dell’aviazione diventato famoso come “Fantasma di Kyiv” era stato attribuito l’abbattimento di sei aerei russi, solo nel primo giorno. Nessuno conosceva il nome del pilota ucraino capace di manovrare con tale destrezza quel MiG-29 Fulcrum e fin dall’inizio è sembrato altamente improbabile che esistesse davvero un unico pilota capace di simili imprese, vista la scarsa attendibilità dei filmati (in molti casi palesemente fake) e la superiorità dei mezzi russi. Ma intanto, giorno dopo giorno, continuava ad aumentare il “bottino” del Fantasma di Kyiv, che sarebbe arrivato ad abbattere almeno 40 caccia di Mosca. Diventato comunque un eroe nazionale e un simbolo della resistenza, il leggendario pilota avrebbe da oggi un nome, reso noto dal Times, che cita fonti vicine alle autorità ucraine. E sarebbe morto in combattimento.

Fantasma di Kyiv, per le autorità era Stepan Tarabalka
La notizia della sua scomparsa, già circolata e poi smentita, è stata confermata dalle autorità ucraine al Times. E al quotidiano avrebbero hanno anche reso nota l’identità del pilota: il Fantasma di Kyiv era il maggiore Stepan Tarabalka, abbattuto in combattimento il 13 marzo. A dare la notizia è stato il Times, che ha citato fonti di Kyiv. Secondo il quotidiano londinese, il pilota, che aveva 29 anni, lascia la moglie Olenia e il figlio di 8 anni, Yarik. Il maggiore Tarabalka, cresciuto a Korolivka vicino a una base militare, è stato insignito della massima onorificenza ucraina, l’Ordine della Stella d’Oro, per il suo coraggio in combattimento, e ha ricevuto postumo il titolo di Eroe dell’Ucraina.

Fantasma di Kyiv, il casco e i guanti all’asta a Londra
Come sottolinea anche il Times, è certo che Tarabalka abbia perso la vita in combattimento. Tuttavia rimangono dubbi sul fatto che sia davvero esistito un pilota capace di compiere le imprese attribuite al Fantasma di Kyiv. Ad ogni modo, secondo quanto riporta il quotidiano, il casco e i guanti di Tarabalka potrebbero essere presto messi all’asta proprio a Londra.