Ucraina: chi sono i miliziani del Medio Oriente pronti a combattere con la Russia

Redazione
11/03/2022

Putin ha dato il via libera all'arrivo di 16 mila 'volontari' dal Medio Oriente. Lo stesso numero di combattenti esteri che si sarebbero uniti all'esercito ucraino. Chi sono e perché partono per l'Europa.

Ucraina: chi sono i miliziani del Medio Oriente pronti a combattere con la Russia

Vladimir Putin ha dato il via libera all’arrivo di 16 mila volontari dal Medio Oriente da schierare nel Donbass. Utilizzare combattenti abituati a scenari di guerra come quello siriano risparmierà vite tra le fila dell’esercito russo, arginando così il malcontento che serpeggia nell’opinione pubblica. «Se persone di propria iniziativa, non per soldi, vogliono aiutare chi vive nel Donbass», ha dichiarato Putin, «allora dobbiamo dare loro quello che vogliono e aiutarle a raggiungere la zona di conflitto». Sedicimila poi non è una cifra a caso. È lo stesso numero di foreign fighter che sarebbero entrati nella Legione internazionale ucraina dopo l’appello lanciato da Volodymyr Zelensky e dal ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba qualche giorno fa. Ma non si tratta solo di ‘volontari’. Da quando è cominciata l’aggressione russa il 24 febbraio scorso, come scrive Libération si sono moltiplicati gli annunci di alcune società di sicurezza specializzate per attirare dei potenziali candidati, da una parte e dall’altra. Specificando anche la paga che va da qualche centinaio a migliaia di dollari, a seconda delle competenze.

Ucraina: la russia usa i ceceni di kadyrov
Soldati ucraini (Getty Images).

Il reclutamento di miliziani dall’Asia Centrale e dall’Africa

Se gli appelli ucraini a unirsi alla resistenza sono lanciati alla luce del sole, anche dalle ambasciate, quelli russi sono più ‘discreti’ e diversificati. La recente diffusione di video di combattenti delle ex repubbliche sovietiche dell’Asia centrale in Ucraina ha provocato però la reazione del governo uzbeko che ha smentito l’arruolamento di propri soldati a fianco della Russia. Ma altri miliziani provenienti da Tagikistan e dal Kirghizistan sarebbero stati ingaggiati attraverso il sito che offre lavoro UzbekMigrant. Secondo quanto rivelato dal Times, mercenari africani sarebbero inoltre partiti alla volta di Kyiv per unirsi alla Wagner con l’obiettivo di prendere di mira la leadership ucraina, Zelensky compreso.

Dalla Siria c’è chi parte solo per raggiungere l’Europa

In Siria, il Pentagono ha reso noto che da giorni la Russia starebbe reclutando miliziani. Notizia confermata anche dall’Ong Syrians for Truth and Justice (STJ) che ha raccolto le testimonianze di alcuni ex soldati siriani disoccupati che hanno avviato le pratiche per raggiungere l’Ucraina. Lo stesso accadde per la Libia e nel Nagorno Karabakh. Sempre dalla Siria, tra i ribelli nel Nord del Paese, alcuni volontari vorrebbero unirsi invece alle forze di Kyiv per affrontare i russi. Ma c’è chi è spinto anche da altre motivazioni. Per molti l’obiettivo è infatti arrivare in Europa. La guerra diventa così un’occasione, per quanto tragica, per lasciare la Siria. Al momento come spiega il presidente e fondatore di STJ Bassam Alahmad la Turchia ha bloccato l’ingresso ai volontari siriani, ma intanto si compilano le liste dei candidati.

Ucraina: anche i ceceni di Kadyrov con la Russia
Ramzan Kadyrov, governatore della Cecenia (Getty Images).

I ceceni di Kadyrov con la Russia e la brigata Sheick Mansour con l’Ucraina

Altri miliziani potrebbero raggiungere le file russe dalla Cecenia. Sono i ‘Kadyrovsky’, dal nome del presidente filo-russo Ramzan Kadyrov, schierati ai confini dell’Ucraina riconoscibili dalle divise nere. Le squadre di Kadyrov, come quelle di Wagner, sono abituate a fare il lavoro sporco. Nel 2014 i ceceni nel Donbass a fianco dei filorussi erano un paio di centinaia, ufficialmente volontari, ora secondo alcune stime sarebbero in 10 mila soldati. Il capo di Stato maggiore ucraino ha confermato che i ceceni e i mercenari della Wagner agiscono sotto il nome Liga e starebbero preparandosi ad assaltare Kiev. Sempre dalla Cecenia, ma a fianco dell’Ucraina, arriva invece la brigata islamista Sheikh Mansour, fortemente anti-russa riapparsa recentemente vicino Kyiv. Una parte di questi miliziani combatterono con i jihadisti di Daesh soprattutto in Siria. Un altro argomento che la propaganda russa potrebbe usare per screditare la resistenza ucraina.