Kiev, la telefonata della moglie al soldato russo: «Ruba tutto, ci serve un pc»
Una conversazione telefonica intercettata è stata diffusa su Twitter dalla giornalista Anastasiia Lapatina. Dalle parole della donna e del marito si evince come la pratica sia ampiamente diffusa nell'esercito di Mosca.
La giornalista del Kyev Independent, Anastasiia Lapatina, ha diffuso su Twitter alcune conversazioni telefoniche intercettate, che sarebbero avvenuto tra un soldato russo impegnato in Ucraina e la moglie. Una telefonata che ha lasciato senza parole un incredibile numero di utenti, perché i due coniugi parlavano apertamente di rubare ogni cosa ai cittadini ucraini. Addirittura la donna chiede al marito di trovare un computer e di prendere «tutto quello che puoi». La giornalista commenta con amarezza: «Spaventoso».
Intercepted Russian phone call:
– I stole some things for you, some makeup…
– My sweetheart, everything for the family… What Russian wouldn’t steal, after all. Sofia is going to school soon, she will need a computer as well… Take everything you can.This is appalling.
— Anastasiia Lapatina (@lapatina_) March 30, 2022
Il furto dei russi in Ucraina
La giornalista ha pubblicato così le conversazioni da cui sembra la normalità, per i soldati russi, rubare in terra avversaria. E il militare in questione appare anche molto stupito dal tenore di vita degli ucraini. «Ho preso delle cose per te, dei cosmetici», esordisce lui. Lei, con tono affettuoso, risponde: «Amore mio, tutto per la famiglia, in fondo che uomo russo non ruberebbe tutto? Sophia andrà a scuola presto, un computer le servirebbe, va avanti, prendi tutto quello che puoi». La donna poi chiede al marito se anche gli altri stiano rubando e lui conferma, lamentandosi per non aver portato sacchi o borse più grandi da utilizzare.

Il soldato: «Sorpreso dalla roba di qualità che hanno»
Il militare russo più volte sottolinea il tenore di vita degli ucraini. Poi descrive le loro case: «Devono essere gente atletica, hanno un sacco di vitamine costose, anche le maglie da calcio sono incredibili». Il suo racconto è estasiato. «Sono rimasto sorpreso dalla roba di qualità che hanno», confida alla moglie che risponde: «Pensa come vivevano loro e come viviamo noi, forse è per questo che combattono, mentre noi che schifo di vita facciamo?».

Lo sconforto del militare: «Nessuno ci dice niente»
Tra un commento e l’altro, il soldato poi dice alla moglie di averle «preso del makeup, poi ci sono delle scarpe da ginnastica, sono carine, numero 38». La moglie ringrazia e chiosa dicendo che «hanno detto che tornerete presto». Lì subentra l’amarezza del militare, che prima parla di un ritorno passando per la Bielorussia e poi chiude la telefonata con un amaro «qui nessuno ci dice niente».