Guerra in Ucraina, Scholz: «Valutiamo la creazione di un sistema antimissile»
«Siamo consapevoli che abbiamo un vicino pronto a usare la violenza per far valere i propri interessi», ha dichiarato il cancelliere tedesco.
La Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo. Lo ha affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz. «Questo è certamente uno dei problemi di cui stiamo discutendo. E per una buona ragione», ha dichiarato Scholz rispondendo all’emittente Das Erste, la prima rete televisiva pubblica di Germania, quando gli è stato chiesto se Berlino stesse considerando la possibilità di acquistare un sistema quello israeliano, soprannominato Iron Dome, ovvero “Cupola di ferro”.

La Germania ha aumentato il suo budget per la difesa
Alla domanda se la Germania volesse acquistare un sistema di difesa con una portata maggiore rispetto alle sue attuali batterie di Patriot, Olaf Scholz ha risposto: «Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino pronto a usare la violenza per far valere i propri interessi». Il cancelliere Scholz non ha tuttavia specificato quale tipologia di sistema di difesa antimissile stia prendendo in considerazione Berlino. La Germania ha trasformato la sua politica di difesa dopo l‘invasione russa dell’Ucraina, annunciando decine di miliardi di dollari in più per l’esercito e impegnandosi a raggiungere l’obiettivo di spesa militare della Nato del 2 per cento del Pil.

Arrow 3, il missile antibalistico ipersonico sviluppato da Israele e Stati Uniti
La Bild aveva anticipato l’intenzione tedesca di acquistare l’Arrow 3 israeliano per 2 miliardi di euro: si tratta di un missile antibalistico ipersonico esoatmosferico, finanziato, sviluppato e prodotto congiuntamente da Israele e dagli Stati Uniti. L’esigenza di Tel Aviv di dotarsi di un sistema di difesa di questo tipo era nato durante la Seconda Guerra del Libano, nel 2006: Iron Dome è stato sviluppato da Rafael Advanced Defense Systems e dalla Israel Aerospace Industries, con la successiva partecipazione dell’americana Raytheon, che dal 2014 si occupa del processo di sviluppo del vettore da intercettazione “Tamir”. Iron Dome è stato testato con successo per la prima volta nel marzo del 2009 ed è entrato definitivamente in servizio nel marzo del 2011.