Guerra in Ucraina, il gasdotto Yamal-Germania ferma la fornitura

Redazione
03/03/2022

Prima un drastico calo e poi la chiusura. Dalla Russia non arriva più gas tramite uno dei tre canali di Gazprom.

Guerra in Ucraina, il gasdotto Yamal-Germania ferma la fornitura

La guerra tra Ucraina e Russia mette in crisi l’approvvigionamento energetico europeo. Nelle ultime ore è stato registrato un drastico calo dei flussi di gas provenienti dal Paese russo attraverso il gasdotto Yamal-Europa, che passa attraverso la Polonia e “sbocca” in Germania. Una diminuzione sostanziale, che poi ha portato alla definitiva sospensione. Niente gas, quindi, in uno dei tre gasdotti gestiti dalla società russa Gazprom, e un problema di grande portata per le nazioni europee.

Guerra in Ucraina, il gasdotto Yamal-Germania ferma la fornitura. Dopo un drastico calo si è registrato lo stop: garantisce all'Europa il 10 per cento del suo fabbisogno
L’impianto a Yamal (Getty)

Yamal, interrotta la fornitura di gas

L’importanza del gasdotto di Yamal è presto dimostrata. Attraverso questo fondamentale canale passa il 10 per cento delle forniture totali di gas che dalla Russia arrivano in Europa. I dati della società tedesca Gascade, operatore del gasdotto, però sono chiari. Da Mosca si è sensibilmente ridotta la fornitura prima della totale interruzione arrivata nelle ultime ore. Gazprom, la società monopolista russa che convoglia la fonte energetica verso i Paesi del Vecchio continente, è ormai da giorni al centro del dibattito relativo alle sanzioni europee e americane. L’azienda, main sponsor della Champions League negli scorsi anni, ha registrato un drastico calo sui mercati azionari prima dela chiusura della Borsa russa.

L’Europa e il raddoppio del Tap

Diventa quasi un’urgenza, quindi, il raddoppio della capacità di portata del Tap, il Trans Adriatic Pipeline, citato anche da Mario Draghi due giorni fa in udienza al Senato. Il presidente del Consiglio italiano ha parlato dell’importanza che il gasdotto che collega la Puglia all’Azerbaijan può rivestire nelle prossime settimane. Il raddoppio è stato definito dall’Ue «un progetto di interesse comune» e porterebbe la capacità del gasdotto dagli attuali 10 miliardi di metri cubi l’anno a circa 20. Coi suoi 878 chilometri di lunghezza, il Tap potrebbe essere una soluzione all’eventuale blocco di gas naturale che Putin potrebbe imporre nelle prossime ore, dopo lo stop registrato sulla tratta Yamal-Germania.

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Vladimir Putin (Getty)