Guerra in Ucraina, l’Europa pensa al raddoppio del Tap: ecco cos’è

Redazione
01/03/2022

Il gasdotto che collega il Continente, dalla Puglia, all'Azerbaijan potrebbe raddoppiare passando da 10 miliardi a 20 di capacità. Potrebbe essere una soluzione alla crisi energetica.

Guerra in Ucraina, l’Europa pensa al raddoppio del Tap: ecco cos’è

Si chiama Tap e nelle ultime ore è stato nominato a più riprese anche dal presidente del consiglio Mario Draghi. Potrebbe rappresentare la soluzione per fronteggiare alla crisi energetica che potrebbe protrarsi a oltranza per tutta la durata del conflitto armato tra Russia e Ucraina. L’Europa vuole raddoppiarne la capacità in modo tale da sfruttarlo al massimo. Ma cos’è?

Cos’è il Tap

Si chiama Trans Adriatic Pipeline, più comunemente noto come Tap, ed è un gasdotto che collega l’Europa direttamente all’Azerbaijan. Rappresenta il tratto europeo del corridoio meridionale del gas e ha una capacità di 10 miliardi di metri cubi l’anno. Il Tap è lungo 878 chilometri e dal Paese azero attraversa il nord della Grecia, l’Albania e il Mare Adriatico, “sfociando” in Puglia e connettendosi alla rete italiana. I flussi di gas provenienti dall’Azerbaijan tramite il Tap hanno avuto il via il 31 dicembre 2020 e le stime indicano che in un anno ha trasportato 8,1 miliardi di metri cubi standard: 6,8 sono arrivati in Italia, 1,2 hanno alimentato i mercati di Grecia e Bulgaria attraverso un punto di interconnessione.

Draghi e l’Europa: «Raddoppiare il Tap»

Ne ha parlato Mario Draghi nel corso della sua informativa al Senato e l’Europa la vede come una possibile soluzione alla crisi energetica. Il Tap va raddoppiato, passando dai 10 miliardi attuali a una capacità annua di almeno 20. Per farlo sarà modificata l’unità esistente in tutta la sua lunghezza e saranno aggiunte altre due stazioni di compressione. Per l’Ue il Tap è un «Progetto di interesse comune» e per questo assume un ruolo cruciale la sua eventuale espansione.

Guerra in Ucraina, l'Europa pensa al raddoppio del Tap: ecco cos'è. Il gasdotto di 878 km collega l'Italia all'Azerbaijan
I premier dei paesi coinvolti all’inaugurazione dei lavori del Tap (Getty)

Il Tap e il progetto White Dragon

Il gasdotto ha inoltre aderito, nel maggio 2021, al progetto White Dragon. 8 i miliardi di euro sul piatto per sviluppare un programma integrato di idrogeno verde in Grecia e nella Macedonia occidentale. Potrebbe essere un ulteriore passo per il futuro, con il Tap a trasportare anche idrogeno collegando il Paese greco ai mercati europei. Su un totale di 878 chilometri, ben 550 sono in Grecia, 215 in Albania, 105 nel Mar Adriatico e 8 in Italia.

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Un operaio durante la costruzione del Tap (Getty)