Vladimir Putin ha ricevuto due richieste di «cessate il fuoco», una definitiva e l’altra come tregua per il Natale ortodosso, che si festeggerà il 7 gennaio. A inviarla sono state due forti personalità: la prima è opera del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, la seconda del patriarca russo Kirill. A quasi un anno dall’avvio dell’invasione russa in Ucraina, adesso il conflitto potrebbe fermarsi, soprattutto in virtù della richiesta della massima autorità religiosa di Mosca, a cui Putin potrebbe dare ascolto.
Erdogan chiama Putin e chiede un «cessate il fuoco unilaterale»
A riferire della telefonata tra il leader turco e quello russo è stato l’ufficio di presidenza di Ankara. Erdogan avrebbe chiesto a Putin un «cessate il fuoco unilaterale», con cui giungere alla pace e a una «soluzione equa» della guerra tra Mosca e Kyiv. Il Cremlino, secondo Interfax, ha ribadito la propria apertura a «un dialogo serio» con l’Ucraina, purché questa soddisfi «le richieste note e tiene conto delle nuove realtà territoriali». Un ostacolo non da poco. In una nota della presidenza si legge inoltre: «Ricordando che sono stati testimoni di risultati positivi dei negoziati sulla guerra Russia-Ucraina in iniziative come i corridoi del grano, scambio di prigionieri e zona di sicurezza intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, il presidente Erdogan ha detto che gli appelli per la pace e i negoziati dovrebbero essere supportati da un cessate il fuoco unilaterale e una visione per una soluzione equa».

Tra i temi del colloquio anche l’energia
Erdogan e Putin si sono confrontati anche sul tema legato alle pratiche energetiche dei due Paesi. In un comunicato, la presidenza fa sapere che «Erdogan durante il colloquio ha affermato che Ankara ha rafforzato e continua a rafforzare le infrastrutture per la creazione di un hub di gas naturale in Turchia, e che la parte turca è impegnata a finalizzare la road map e a compiere passi concreti per attuarla non appena possibile». E ancora: «Sottolineando che si è rafforzato e si continua a rafforzare l’infrastruttura per stabilire un hub di gas naturale in Turchia, il presidente Erdogan ha dichiarato che punta a completare la roadmap su questa questione al più presto e ad adottare passi concreti».
L’appello di Kirill: «Tregua per partecipare alle funzioni»
Intanto anche Kirill, poco prima di Erdogan, si è rivolto a Putin per chiedere lo stop alla guerra. Non un cessate il fuoco definitivo, ma una tregua «dalle 12 del 6 gennaio alle 24 del 7». Il patriarca si rivolge «a tutte le parti coinvolte nel conflitto» e lancia l’appello «in modo che gli ortodossi possano partecipare alle funzioni della vigilia di Natale e del giorno della Natività di Cristo». La festa del Natale ortodosso è, appunto, il 7 gennaio. Ma dal comando militare ucraino fino a poche ore prima annunciavano che le truppe russe starebbero preparando un nuovo attacco missilistico proprio in quell’intervallo temporale.
