Guerra in Ucraina, Ecclestone difende Putin: «Uomo onorevole»
L'ex patron della F1, intervenuto su Times Radio, ha difeso ancora una volta il leader del Cremlino, parlando anche della scelte eventuale di non correre il Gran Premio di Sochi del 25 settembre.
Mentre (quasi) tutto il mondo condanna l’operato di Vladimir Putin e la guerra che ha fatto scoppiare tra la Russia e l’Ucraina, c’è anche chi fa parlare di sé con dichiarazioni a favore del leader del Cremlino. Si tratta di Bernie Ecclestone, ex patron della Formula 1, intervistato oggi da Times Radio. Non è la prima volta, però, che il 91enne inglese difende Putin, e per questo ha già collezionato un gran numero di critiche. Proprio pochi giorni fa era arrivata la decisione, da parte dei vertici della Formula 1, di non correre il Gran Premio di Russia, in programma il 25 settembre, se questa dovesse essere la situazione anche tra sei mesi.

Ecclestone difende Putin: «Persona diretta e onorevole»
L’intervista di Bernie Ecclestone andata in onda su Times Radio è destinata a creare sempre maggiori polemiche. Nonostante la guerra, il rischio corso da tanti cittadini ucraini e forse anche europei e americani, l’ex patron della F1 non ha cambiato il giudizio su Vladimir Putin. Il 91enne imprenditore lo ha definito «una persona molto diretta e onorevole». Parole che hanno spiazzato i giornalisti, seguita da un giudizio su quanto sta succedendo: «Ha fatto esattamente quello che diceva che avrebbe fatto senza discutere». La stima di Ecclestone per il leader russo risale ad anni addietro. In una vecchia intervista il milionario ex pilota aveva detto che «se qualcuno avesse una mitragliatrice e fosse pronto a sparargli, io sarei disposto a mettermi davanti a lui».
Ecclestone sul GP di Russia
All’ex patron è stato poi chiesto cosa ne pensasse della scelta della Formula 1 di sottolineare che «nelle condizioni attuali è impossibile correre in Russia». Ecclestone, parlando proprio del Gran Premio di Sochi, che sarebbe stato in programma il prossimo 25 settembre ma che in realtà è attualmente cancellato, ha dichiarato: «Penso che dipenda da come sarà la situazione tra Russia e Ucraina. Non credo farà alcuna differenza correre o no in Russia con quello che accade nel mondo. La decisione riguardo al fare o meno l’evento spetta all’intero gruppo FIA e Formula 1, valuteranno loro se è corretto o no. Io non penso che correre lì danneggerebbe l’immagine della Formula 1 e non vedo perché la F1 dovrebbe necessariamente prendere le stesse decisioni che sono state prese in altri sport come il calcio».
