Un diplomatico russo, Boris Bondarev, ha lasciato il proprio incarico alle Nazioni Unite a Ginevra in aperto contrasto con quanto sta accadendo in Ucraina. Una protesta di grande impatto, quella del consigliere di Mosca, che ha criticato apertamente l’invasione della Russia e si è dimesso dai propri incarichi. A rivelarlo è stato l’avvocato internazionale Hillel Neuer, il cui tweet contenente il documento con le dichiarazioni di Bondarev sta facendo il giro del mondo.
BREAKING: 🇷🇺 Russia’s Counsellor to the United Nations in Geneva has resigned.
Boris Bondarev: “Never have I been so ashamed of my country.”
UN Watch is now calling on all other Russian diplomats at the United Nations—and worldwide—to follow his moral example and resign.
— Hillel Neuer (@HillelNeuer) May 23, 2022
Boris Bondarev lascia l’Onu: «Non mi sono mai vergognato così tanto»
«Non mi sono mai vergognato così tanto del mio Paese come il 24 febbraio scorso», dichiara il diplomatico di Mosca all’interno di un documento inviato alle ambasciate e ai colleghi. Boris Bondarev nel lasciare il proprio incarico a Ginevra e la missione russa alle Nazioni Unite, non le manda a dire al proprio governo. Le azioni del Cremlino sono definite «un crimine contro il popolo ucraino e forse il più grave mai commesso verso quello russo». Parole dure anche verso uno dei protagonisti dell’invasione in Ucraina, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov. Bondarev ne parla definendolo «un eccellente esempio del degrado del sistema».

Bondarev invita i colleghi russi a seguirlo
Nella lettera firmata da Boris Bondarev ci sono dure parole al proprio governo. Un attacco diretto che ha fatto scalpore e di cui si è ampiamente discusso tanto a Ginevra quanto sui social. Inoltre il diplomatico russo non si è limitato a rassegnare le proprie dimissioni, ma ha anche invitato i colleghi a seguirlo perché «l’aggressione all’Ucraina non è solo un crimine contro il popolo ucraino ma anche contro quello russo».
