Guerra in Ucraina, colloquio a distanza tra Papa Francesco e Kirill
La Chiesa ortodossa esprime la propria soddisfazione per il dialogo instaurato con il Vaticano. I due leader spirituali hanno parlato a lungo del conflitto bellico.
Il Patriarca russo Kirill e Papa Francesco hanno a lungo dialogato e alla base del colloquio telefonico c’è stata la guerra tra Russia e Ucraina. A riferirlo è stata la chiesa di Mosca, che ha parlato di un incontro «tramite comunicazione a distanza». Già la scorsa settimana dal Vaticano sono arrivati appelli diretti al Paese russo, con la telefonata al ministro degli Esteri Lavrov e l’invito alla diplomazia. Dall’altra parte, il Patriarca Kirill è legato a doppio filo al Cremlino, sebbene parte dei rappresentanti della Chiesa ortodossa, sacerdoti di tutta la nazione, si siano espressi contro il conflitto.
Il colloquio tra Papa Francesco e Kirill
Quasi una giornata storica, quindi, quella odierna. I rappresentanti delle due Chiese hanno dialogato e analizzato la situazione, come spiega una nota del Cremlino. Si legge che Kirill «ha salutato cordialmente il Primate della Chiesa Cattolica Romana, esprimendo soddisfazione per la possibilità di organizzare un colloquio». Tra i due «ha avuto luogo una discussione dettagliata della situazione sul suolo ucraino». Da Mosca fanno sapere che «particolare attenzione è stata rivolta agli aspetti umanitari dell’attuale crisi e alle azioni della Chiesa ortodossa russa e della Chiesa cattolica romana per superarne le conseguenze».

Le delegazioni che hanno partecipato
Filtrano anche i gruppi che hanno assistito al colloquio a distanza. Per la Chiesa ortodossa russa c’erano il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, e un dipendente del segretariato del Decr per le relazioni intercristiane, I.A. Nikolaev. Dall’altra parte, invece, il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, e il sacerdote Jaromir Zadrapa, membro del Consiglio.
L’invito a Papa Francesco del sindaco di Kiev
Nelle scorse ore proprio Papa Francesco era stato al centro di un particolare invito. Il sindaco di Kiev, l’ex pugile Vitaly Klitschko, ha chiesto al Pontefice di raggiungere la capitale ucraina. «Crediamo che la presenza di persona dei leader religiosi mondiali a Kiev sia la chiave per salvare vite umane e aprire la strada alla pace nella nostra città, nel nostro Paese e oltre», ha spiegato il primo cittadino in una lettera inviata la scorsa settimana e resa pubblica soltanto qualche giorno dopo. Oggi Papa Francesco ha provato a ridurre le distanze con la Chiesa ortodossa e a capire come sta evolvendo il conflitto.
