Guerra in Ucraina: il dramma dei bambini nati con maternità surrogata

Redazione
18/03/2022

Sono tante le famiglie che cercano disperatamente di portare i loro neonati lontano dalla guerra. La clinica BioTexCom, leader nel campo della medicina riproduttiva, protegge 30 bimbi nel suo rifugio antiaereo di Kiev. Apprensione anche per gli embrioni.

Guerra in Ucraina: il dramma dei bambini nati con maternità surrogata

La maternità surrogata a pagamento è legale in Ucraina: il Paese attaccato dalla Russia a fine febbraio è stato per anni una delle destinazioni più convenienti al mondo per questa pratica, capace di attirare le attenzioni di tante coppie desiderose di diventare genitori. Per quanto riguarda il prezzo, per il procedimento di maternità surrogata possono bastare 40 mila dollari, riporta Euronews Next: circa la metà di quanto richiesto negli Stati Uniti. C’è poi il fattore della “snella burocrazia”: in teoria solo le coppie eterosessuali che non possono rimanere incinte per motivi medici possono ricorrervi. In pratica, come racconta la piattaforma, la scarsa supervisione e possibilità di corrompere il personale medico hanno via via attirato sempre più coppie dello stesso sesso.

Centinaia le coppie in apprensione all’estero

L’invasione della Russia ha gettato nel panico questa vera e propria industria transfrontaliera, mettendo in luce interessi e bisogni contrastanti di madri surrogate, coppie in attesa dei figli e agenzie che fanno da tramite. «Non abbiamo mai visto una situazione peggiore», ha detto a Euronews Next Sam Everingham, della onlus Growing Families, che assiste le coppie nel procedimento della maternità surrogata. Al momento, l’associazione sta assistendo tra enormi difficoltà un centinaio di famiglie, che cercano disperatamente di portare al sicuro i loro neonati, o anche solo gli embrioni, fuori dall’Ucraina. «Mandare le famiglie in una zona di guerra per unirsi ai bambini è davvero molto difficile».

Maternità surrogata, i neonati nel bunker di Kiev

Euronews racconta la storia di una coppia di Toronto, che ha avuto un figlio da una madre surrogata ucraina attraverso BioTexCom, clinica leader nel campo della medicina riproduttiva. «Il nostro bambino è in un bunker a Kiev. E non abbiamo modo di raggiungerlo. Non parlo la lingua, non conosco il Paese», dice il padre. La coppia è adesso ferma a Istanbul, in attesa di capire come muoversi: ha proposto a BioTexCom di trasferire il neonato a Leopoli, dove sarebbe per loro più facile raggiungerlo. Ma ovviamente si tratterebbe di una soluzione comunque molto rischiosa. La clinica ha circa 30 bambini nel suo rifugio antiaereo di Kiev: potrebbero essere più di cento ad aprile, ha dichiarato il consulente legale Denis Herman a Euronews Next. Non è la prima volta che BioTexCom deve prendersi cura di neonati bloccati a Kiev: era già successo nella prima metà del 2020, al culmine della pandemia, quando i viaggi in tutto il mondo erano stati interrotti.

Guerra in Ucraina: il dramma dei bambini nati con maternità surrogata. Cosa sta succedendo dopo l'invasione russa.
La maternità surrogata a pagamento è legale in Ucraina (BioTexCom)

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Per le madri surrogate la Polonia non è una destinazione

Da una parte i futuri genitori, dall’altra la clinica. Ma in mezzo ci sono le madri surrogate, che come evidenzia Growing Families in questa situazione rischiano di essere trattate come pacchi postali e non come persone, per di più con un bambino in grembo. Molte famiglie starebbero infatti mettendo pressione alle partorienti per farle trasferire in altri Paesi dove la maternità surrogata è legale, come la Georgia, senza considerare tutti i rischi del caso. Il Paese sicuro più facile da raggiungere da Kiev sarebbe la Polonia: ma essendo qui la pratica illegale, la puerpera sarebbe automaticamente la madre del bambino dal punto di vista legale. E questo complicherebbe tutto.

Guerra in Ucraina: il dramma dei bambini nati con maternità surrogata. Cosa sta succedendo dopo l'invasione russa.
La sede di BioTexCom a Kiev (BioTexCom)

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Guerra in Ucraina, la “fuga” degli embrioni

La guerra in Ucraina non sta mettendo in pericolo solo madri surrogate e neonati, ma anche migliaia di embrioni, ovociti e campioni di sperma congelati che appartengono ai suoi clienti di BioTexCom, racconta Euronews. La clinica sta tentando di trasferire tutto in un luogo sicuro, possibilmente in un altro Paese. Come la già citata Georgia oppure la Grecia. Growing Families, però, prevede la prossima “ascesa” di Cipro e Albania, zone grigie dove la maternità surrogata non è regolata dalla legge.