Anonymous dentro ai sistemi tv interni del Cremlino: «Riveleremo i vostri segreti»
Dopo tv pubbliche, stampanti e webcam, il gruppo di hacker prosegue la sua battaglia e riesce a entrare nei servizi televisivi di sale conferenze e seminari online: «Non ci fermeremo».
Mentre la guerra tra Russia e Ucraina prosegue, tra bombardamenti e vera e proprie stragi come accaduto a Bucha, continua anche la guerra informatica mossa dagli hacker a Mosca. Il collettivo The Black Rabbit World, legato al celebre gruppo di Anonymous, ha rivelato di essere riuscito ancora una volta a introdursi all’interno di una rete televisiva russa. Non una qualsiasi, però, ma quella interna del Cremlino. Un colpo che potrebbe essere fatale: gli hacker hanno mostrato immagini direttamente dalle sale conferenze o dei seminari web, senza audio. Oggi la pubblicazione del tweet, mentre le immagini risalirebbero allo scorso mese.

Il tweet di Anonymous: «Non ci fermeremo»
«Siamo all’interno del castello del Cremlino». Non una frase da film, ma un messaggio chiaro con cui gli hacker di The Black Rabbit World, gruppo che affianca la propria opera ad Anonymous, ha voluto intimorire la Russia. Gli attivisti hanno pubblicato su Twitter un breve video in cui mostrano di aver completato l’accesso alle tv interne, dimostrando di poter vedere all’interno delle sale riunioni o delle case di chi si collega ai seminari del Cremlino. La Russia è ancora una volta sotto attacco e gli hacker non vogliono rallentare: «Non ci fermeremo finché non riveleremo tutti i vostri segreti. Non riuscirete a fermarci».
JUST IN: Hackers (@Thblckrbbtworld) who operates in behalf of #Anonymous gained access to the Kremlin CCTV system.
They quoted: “We won’t stop until we reveal all of your secrets. You won’t be able to stop us. “Now we’re inside the castle, Kremlin.” #OpRussia #Ukraine pic.twitter.com/USezFd9IZB— Anonymous TV 🇺🇦 (@YourAnonTV) April 6, 2022
Anonymous: gli hacker proseguono a combattere il Cremlino
La battaglia informatica tra il celebre gruppo di Anonymous e la Russia prosegue settimana dopo settimana. Già nei primi giorni di conflitto in Ucraina, gli hacker avevano manomesso il segnale televisivo russo per “entrare” direttamente nelle case dei cittadini. Sugli apparecchi di ogni parte del Paese sono state trasmesse immagini dei bombardamenti che Mosca stava mettendo in atto in Ucraina. A questa prima vittoria, si sono aggiunte poi le manomissioni di oltre 400 webcam sul territorio e quelle delle stampanti governative, con cui Anonymous stampava messaggi contro Putin.
