Ramzan Kadyrov, il leader ceceno fedelissimo di Vladimir Putin, si troverebbe in Ucraina. In un video postato su Telegram e diffuso da Grozny tv domenica, Kadyrov appare in una stanza buia mentre discute con le truppe – i cosiddetti Kadyrovtsy – di un’operazione militare da mettere in atto a circa 7 kilometri da Kyiv. Kadyrov afferma di trovarsi a Gostomel, vicino alla Capitale. «L’altro giorno eravamo a circa 20 chilometri da voi nazisti, ora siamo ancora più vicini», dice nel video invitando le forze ucraine alla resa, altrimenti, minaccia: «Vi finiremo».
Secondo gli analisti i Kadyrovtsy in Ucraina sarebbero migliaia
La presenza di Kadyrov e delle truppe cecene in Ucraina era stato confermato giorni fa da Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa. «Il gruppo d’élite di Kadyrov che è venuto in Ucraina per eliminare il nostro presidente è stato neutralizzato», aveva dichiarato. Ora però sembra che il leader ceceno sia a un passo dalla Capitale. Non si sa con esattezza quanti militari siano ai suoi ordini. Gli analisti ritengono che siano comunque nell’ordine di migliaia. Alla loro guida ci potrebbe essere Daniil Martynov, ex ufficiale dei corpi speciali del Fsb, il servizio segreto russo, molto vicino a Kadyrov.
Kadyrov from Chechnya instructed his special forces to kidnap Ukrainian children. Listen to what they report to him at 20 seconds of this video. “And immediately, insolently we approached the orphanage, went inside, but unfortunately the children were not there” pic.twitter.com/YRbD0StsuC
— Oleksandra Matviichuk (@avalaina) March 13, 2022
Chi è Kadyrov, plenipotenziario filo-russo della Cecenia dal 2007
Il nome del governatore della Cecenia è legato alle brutali repressioni, fra torture e omicidi (tra cui quello dell’oppositore Boris Nemtsov) fuori e dentro la repubblica caucasica, dove Putin gli ha di fatto lasciato carta bianca dal 2007. Il Cremlino ha barattato la “normalizzazione” della Cecenia, dopo le due guerre del 1994-1996 e del 1999 iniziate sotto Boris Yeltsin, e il suo mantenimento all’interno della Federazione russa, con una sorta di extra territorialità fattuale per cui a Grozny Kadyrov può fare quello che vuole. Dopo l’assassinio di suo padre nel 2004, mufti prima indipendentista poi convertitosi al centralismo moscovita saltato in aria su una bomba, Ramzan Kadyrov ha instaurato un regime di terrore che ha varcato i confini della Cecenia, sempre con il consenso, tacito e talvolta interessato, del presidente russo. A fine 2016, per esempio, lo stesso Kadyrov su Instagram dichiarò che i suoi uomini sarebbero stati felici di combattere l’Isis in Siria. Di più, lui stesso avrebbe voluto unirsi alla lotta: «Sarei felice e orgoglioso di andare immediatamente in Siria per combattere la feccia» su ordine del presidente Putin, disse aggiungendo: «Il nemico deve essere distrutto nella sua tana prima che i suoi tentacoli raggiungano la tua terra».

L’intervento delle truppe cecene in Donbass nel 2014
Le squadre di Kadyrov sono da sempre abituate a fare il lavoro sporco. Nel 2014 intervennero nel Donbass a fianco dei filorussi. In quel caso erano un paio di centinaia, ufficialmente volontari. Sempre dalla Cecenia, ma a fianco dell’Ucraina, arriva invece la brigata islamista Sheikh Mansour, fortemente anti-russa riapparsa recentemente vicino Kyiv.