Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: «11 pullman per i rifugiati sequestrati dai russi»

Redazione
23/03/2022

I pullman sarebbero stati bloccati a un checkpoint fuori Mangush a una quindicina di chilometri da Mariupol. Zelensky: «Autisti e personale d'emergenza statale fatti prigionieri».

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: «11 pullman per i rifugiati sequestrati dai russi»

Come riferito da fonti governative ucraine alla Cnn, un convoglio umanitario formato da 11 pullman vuoti, diretti a Mariupol per raccogliere rifugiati ucraini, è stato sequestrato dalle truppe russe. Il blocco, spiega la vicepremier Iryna Vereshchuk, è avvenuto a un checkpoint fuori Mangush, a una quindicina di chilometri a ovest di Mariupol, città da settimane al centro di bombardamenti russi, da cui molti abitanti stanno tentando di fuggire grazie ai corridoi umanitari.

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: «11 pullman per i rifugiati sequestrati dai russi». Cosa è successo.
Secondo Kiev i soldati russi avrebbero sequestrato 11 pullman per i rifugiati (ARMEND NIMANI/AFP via Getty Images)

Pullman sequestrati, Zelensky: «Fatti prigionieri autisti e personale d’emergenza»

Nella zona, ha spiegato il presidente Volodymyr Zelensky, risultano senza acqua e senza possibilità di accedere ai medicinali almeno centomila persone. I soldati russi, ha detto Zelensky nel corso di un discorso su Telegram, non hanno solo sequestrato i bus pronti arrivati per trasportare i rifugiati: «Dipendenti del servizio di emergenza statale e autisti di autobus sono stati fatti prigionieri. Stiamo facendo di tutto per liberare la nostra gente e sbloccare il movimento di merci umanitarie». Le persone sequestrate, ha spiegato il presidente dell’Ucraina, sono state portate in una località al momento sconosciuta. «Nonostante tutte le difficoltà, abbiamo salvato 7.026 persone da Mariupol. Domani continueremo questo importante lavoro. I nostri rappresentanti stanno cercando di organizzare corridoi umanitari nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Zaporizhia e Luhansk».

Guerra in Ucraina, la denuncia di Kiev: «11 pullman per i rifugiati sequestrati dai russi». Cosa è successo.
Il sequestro dei pullman sarebbe avvenuto a un checkpoint fuori Mangush, a 15 chilometri da Mariupol (WOJTEK RADWANSKI/AFP via Getty Images)

Pullman sequestrati, Mosca: «Checkpoint per evitare operazioni diversive»

I checkpoint russi sono un elemento di questa guerra che è saltato fuori anche in riferimento alla deportazione di quasi 2.400 bambini dalle regioni di Donetsk e Lugansk, «ricollocati forzatamente» nella Federazione Russa, come denunciato dal governo di Kiev. L’ambasciata russa negli Stati Uniti infatti smentito la notizia, spiegando che Mosca sta semplicemente operando checkpoint «per evitare operazioni diversive» da parte dell’Ucraina, in modo da consentire al proprio esercito di «ispezionare attentamente i veicoli a motore diretti verso le regioni sicure». La Russia, ha detto l’ambasciata a Washington, «non crea ostacoli alla popolazione pacifica, ma la aiuta a rimanere in vita, fornendo cibo e medicine».