Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Mondo
Wargame

Guerra in Ucraina: il ruolo della Bielorussia e i rischi di Lukashenko

Il sì al referendum in Bielorussia ha rafforzato i poteri di Lukashenko e cancellato l’obbligo di restare denuclearizzata. In realtà il Paese è diventato un protettorato di Mosca. E dalla guerra in Ucraina ha tutto da perdere. Ecco perché.

28 Febbraio 2022 13:4828 Febbraio 2022 14:18 Redazione
ucraina: la sottomissione della Bielorussia alla Russia

Oltre il 65 per cento di bielorussi ha votato sì al referendum per rafforzare i poteri ad Alexander Lukashenko  ora sempre più simile a un piccolo Putin. Un voto che è legato a doppio filo alla guerra in Ucraina. E non solo perché in Bielorussia, nella zona di Gomel sulla riva del fiume Pripyat, il 28 febbraio si tengono i colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca, ma soprattutto perché il referendum ha cancellato anche l’obbligo per la Bielorussia – che confina con l’Ucraina e la Polonia – di rimanere una zona denuclearizzata. Tra le modifiche ci sono anche l’immunità a vita per gli ex presidenti e l’introduzione di un limite di due mandati presidenziali ma solo per i successori di Lukashenko che è al potere dal 1994.

Guerra in Ucraina: perché la Bielorussia di Lukashenko ha tutto da perdere
Vladimir Putin e Alexander Lukashenko (Getty Images).

L’Ue pronta a nuove sanzioni contro la Bielorussia

Gli occhi sono puntati su Minsk. Secondo fonti citate da The Kyiv Independent, la Bielorussia starebbe per unirsi alla guerra della Russia contro l’Ucraina. Non va dimenticato che da mesi in Bielorussia si trovavano 30 mila soldati russi per una esercitazione militare congiunta. In questo modo Putin avrebbe fatto del Paese alleato una delle porte per l’invasione in Ucraina. Vista la situazione l’Ue ha annunciato sanzioni anche contro l’alleato di Putin: «Prenderemo di mira l’altro aggressore in questa guerra: il regime di Lukashenko», ha assicurato la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen. «Il regime di Lukashenko è complice di questo feroce attacco contro l’Ucraina. Quindi lo colpiremo con un nuovo pacchetto di sanzioni: stop all’export di prodotti come carburanti minerali, tabacco, legname, cemento, ferro e acciaio. E sarà esteso il divieto di scambi commerciali per quei settori su cui è stata sanzionata la Russia».

Così Lukashenko ha pagato l’aiuto di Putin

La sudditanza completa di Minsk a Mosca è cosa abbastanza recente. Fino al 2020, infatti, Lukashenko aveva tratto vantaggio dalle tensioni tra Russia e Occidente ponendosi come punto di equilibrio tra le due parti. Come spiega il Carnegie Moscow Center, la stretta russa sul vicino si è fatta più pesante dopo le contestate elezioni presidenziali del settembre 2020 e la violenta repressione del regime di Minsk nei confronti dell’opposizione. A quel punto lo spazio di manovra di Lukashenko con l’Occidente si è ridotto a zero spingendolo nell’abbraccio di Putin. Il presidente russo è corso in aiuto del vicino scomodo anche nell’ultimo scontro con Bruxelles circa i migliaia di migranti ammassati da Minsk al confine con la Polonia con l’obiettivo di destabilizzare l’Ue. Come segno di fedeltà, Lukashenko ha quindi riconosciuto lo scorso novembre l’appartenenza della penisola di Crimea alla Russia e naturalmente ha appoggiato Mosca nella escalation con l’Ucraina contro Usa e Ue.

Guerra in Ucraina: perché la Bielorussia di Lukashenko ha tutto da perdere
Svetlana Tikhanovskaya leader dell’opposizione bielorussa in esilio (Getty Images).

Tikhanovskaya: «La Bielorussia è un hangar militare della Russia»

La Bielorussia si è così trasformata in una sorta di protettorato russo, come del resto ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera Svetlana Tikhanovskaya, leader della resistenza bielorussa in esilio. «Il nostro Paese è trattato come un hangar militare, come la portaerei della Russia», ha detto senza giri di parole Tikhanovskaya. «Il ruolo di Minsk è stato attivo. Il regime, che usa il nostro Paese come un suo terreno, ha dato alla Russia spazio, infrastrutture e aiuto militare». Aggiungendo: «Lui è in debito con Putin per il sostegno nella repressione dei nostri movimenti, e così gli dà la nostra terra praticamente in affitto». In altre parole la Bielorussia non è che un’area di sosta per le truppe russe. E ora con la fine del no-nucleare rappresenta una minaccia ulteriore per l’Occidente.

LEGGI ANCHE: Gli oligarchi che si ribellano a Putin

I rischi che corre Lukashenko

Se gli equilibri di forza tra Bielorussia e Russia sono cambiati, lo stesso però non si può dire di Lukashenko che – come fa notare il Carnegie Moscow Center – non si è mai sentito a suo agio nei panni del vassallo. Proprio per questo, Washington ha cominciato a prenderlo di mira, tacciandolo di non aver più il controllo della situazione. Anche un eventuale ingresso nel conflitto sarebbe un boomerang per il presidente bielorusso che nei 27 anni di regno ha sottolineato più volte il suo successo nel mantenere la pace. Nel recente discorso sullo stato della nazione, l'”ultimo dittatore d’Europa” – come è stato chiamato – al netto della retorica militarista aveva assicurato che l’esercito bielorusso ha un obiettivo: proteggere il Paese sul proprio territorio. Infine, al di là di come finisca il braccio di ferro tra Russia e Occidente – guerra aperta o accordi – Minsk è destinata a uscire sconfitta. Nel primo caso Lukashenko non potrà fare ulteriori concessioni al Cremlino, nel secondo perderebbe ogni funzione e quindi ogni peso agli occhi di Putin. L’ideale per Lukashenko sarebbe l’instaurarsi di una zona grigia. A quel punto dovrebbe solo “vendere” la sua lealtà storica a Mosca come sempre evitando però pesanti perdite.

Tag:Crisi ucraina
Prima di morire, Luigi Borghese era stato sposato per tanti anni con l'attrice tedesca, madre del celebre chef Alessandro.
  • Cultura e Spettacolo
Luigi Borghese, chi era l’ex marito di Barbara Bouchet e padre dello chef Alessandro
L'imprenditore si è spento nel 2016. È stato sposato con l'attrice tedesca per 35 anni.
Alberto Muraro
La giovane attrice Alice Azzariti, è Valentina la figlia di Imma Tataranni dell'omonima serie di Rai1. Una promettente scoperta del cinema italiano
  • Cultura e Spettacolo
Alice Azzariti, chi è l’attrice che interpreta la figlia di Imma Tataranni
Un debutto fra grandi attori quello dell'attrice che interpreta un'adolescente introversa e sognatrice in lotta continua con una mamma "ingombrante" e ribelle, sostituto procuratore di Matera.
Gerarda Lomonaco
Delitto di Cogne, muore l'ex procuratrice che si occupò della vicenda. La donna si è sempre dichiarata convinta sulla Franzoni.
  • Cronaca
Delitto di Cogne, morta l’ex procuratrice: «Sempre convinta che la Franzoni era colpevole»
Il caso risale a 20 anni fa.
Annarita Faggioni
Icona della commedia sexy all'italiana anni '70, Barbara Bouchet ha in realtà alle spalle una ben più ampia filmografia.
  • Cultura e Spettacolo
Barbara Bouchet: età, marito, figli e vero nome dell’attrice
L'attrice tedesca è la madre del noto chef Alessandro Borghese.
Alberto Muraro
Chi è il nuovo fidanzato di Romina Carrisi: Stefano Rastelli, conosciuto a Oggi è un altro giorno
  • Gossip
Romina Carrisi, chi è il fidanzato Stefano Rastelli
Regista della trasmissione di Rai 1 dove la Carrisi è spesso ospite, ha 52 anni ed è padre di due figlie.
Alice Bianco
Guerra in Ucraina, la Russia apre al negoziato: «Alcune proposte di pace potrebbero funzionare». Le parole di Zakharova.
  • Attualità
Guerra in Ucraina, la Russia apre al negoziato: «Alcune proposte di pace potrebbero funzionare»
Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. A Mosca, in particolare, piace quella cinese.
Redazione
Putin ricorda Berlusconi con un minuto di silenzio: «Ha fatto molto per le relazioni tra Russia e Nato». Il presidente russo lo considera «una personalità di spicco»
  • Attualità
Putin ricorda Berlusconi con un minuto di silenzio: «Ha fatto molto per le relazioni tra Russia e Nato»
Il presidente russo ha fatto alzare tutti in piedi al Forum economico di San Pietroburgo: «Senza alcuna esagerazione, lo considero una personalità di spessore su scala globale».
Redazione
Chi è Valery Zaluzhny, comandante delle Forze armate ucraine con un futuro in politica
  • Attualità
Tú sí que Valery
Il (quasi) 50enne Zaluzhny ha modernizzato le truppe di Kyiv. Ottenendo risultati inaspettati: a Kharkiv, Kherson e con la distruzione dell'incrociatore Moskva. Oggi la sua popolarità in Ucraina è paragonabile solo a quella di Zelensky. E infatti già si dice che potrebbe correre per la presidenza. Il profilo.
Matteo Innocenti
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021