Attorno alle 4:40 locali Kyiv è stata bersaglio di un attacco missilistico da parte delle forze russe. Secondo quanto riportato sui social, 14 missili sarebbero stati lanciati sulla capitale ucraina, in particolare verso il distretto residenziale di Shevchenkivskyi. Alcuni sarebbero stati intercettati dalla contraerea. «Sono state udite quattro esplosioni, ora c’è fumo nero sopra la città. I missili hanno colpito edifici residenziali», ha scritto su Twitter il deputato ucraino Oleksiy Goncharenko. Secondo quanto riferito dal sindaco di Kyiv, l’ex pugile Vitali Klitschko, le persone residenti negli edifici colpiti sono state soccorse ed evacuate, ma c’è almeno una vittima.

Zelensky: «Nessun missile può spezzare lo spirito degli ucraini»
«Nessun missile russo, nessun attacco può spezzare lo spirito degli ucraini. E ciascuno dei loro missili è un argomento nei nostri negoziati con i partner», ha detto Volodymyr Zelensky durante il quotidiano videomessaggio rivolto al popolo ucraino, parlando di uno «show missilistico» che la Russia è stata costretta a organizzare, a causa del protrarsi del conflitto, che va avanti da quattro mesi. «Questa è una fase della guerra moralmente difficile. Sappiamo che il nemico non ci riuscirà, capiamo che possiamo ancora difendere il nostro Stato, ma non siamo in grado di capire quanto durerà. Non capiamo quanti colpi, perdite e sforzi saranno necessari prima di vedere quella vittoria, che è già al nostro orizzonte». Zelensky ha anche ricordato che parteciperà al vertice del G7, in svolgimento in Germania, e al vertice della Nato, dove ribadirà che i pacchetti di sanzioni contro la Russia non sono sufficienti e che l’Ucraina ha bisogno di maggiore assistenza militare.

Johnson: «L’Ucraina non si deve accontentare di una cattiva pace»
«Le generazioni future rimarranno impressionate e saranno ispirate dalla resistenza ucraina, veramente eroica, di fronte alla barbarie di Putin. L’Ucraina può vincere e vincerà. Ma ha bisogno del nostro sostegno per farlo», ha dichiarato il premier britannico Boris Johnson prima dell’inizio del G7, sottolineando come Kyiv non debba e non possa «accontentarsi di una cattiva pace», rinunciando «a porzioni di territorio in cambio di un cessate il fuoco».