Guerra in Ucraina: Kiev rifiuta i corridoi umanitari di Mosca verso Russia e Bielorussia
Mentre continua la stretta su Kiev, scontro tra Ucraina e Russia sui corridoi umanitari aperti da Mosca verso la Federazione e la Bielorussia. I profughi superano gli 1,7 milioni.
Ancora scontro tra Russia e Ucraina sui corridoi umanitari che dovrebbero permettere l’evacuazione dei civili dalle città colpite dai bombardamenti. La mattina del 7 marzo il ministero della Difesa russo ha annunciato il cessate il fuoco per l’avvio di sei passaggi sicuri. I piani però prevederebbero corridoi solo verso la Federazione Russa e la Bielorussia e Kiev si è opposta. «Un cessate il fuoco è stato dichiarato dalle 10 di stamane, ora di Mosca», ha spiegato il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, «e sono stati aperti sei corridoi umanitari, di cui uno da Kiev a Gomel (Bielorussia), due da Mariupol a Zaporizhzhya (sud-est Ucraina) e Rostov sul Don (Russia meridionale), uno da Kharkiv a Belgorod (Russia occidentale) e due da Sumy a Belgorod e Poltava (Ucraina centrale)». I corridoi umanitari verso Russia e Bielorussia sono stati criticati anche da Emmanuel Macron. L’Eliseo ha infatti precisato questa mattina che – contrariamente a quanto affermato da Mosca – il presidente non ha «mai chiesto l’apertura di corridoi umanitari verso la Russia».

Fissato il terzo round di negoziati, la Cina ha dato la sua disponibilità a mediare tra Russia e Ucraina
Nel frattempo secondo quanto riferito dall’esercito ucraino, la Russia ha iniziato ad «ammassare le proprie truppe e risorse per prendere d’assalto Kiev». Questo mentre è stata fissato il terzo round di negoziati tra le delegazioni ucraine e russe proprio in Bielorussia. L’incontro, come riferisce Interfax, è previsto per le 15 ora di Mosca (le 12 in Italia) nella foresta di Belovezhskaya Pushcha, sempre nella regione di Brest dove si sono svolti anche i primi due negoziati. La Cina ha dato la sua disponibilità a mediare tra le due parti. Lo ha confermato il ministro degli Esteri di Pechino Wang Yi ricordando come l’amicizia tra Russia e la Cina sia «solida come una roccia».
Dati Unhcr: oltre 1,7 milioni di profughi hanno lasciato l’Ucraina dall’inizio del conflitto
Sul fronte umanitario, il numero dei rifugiati in fuga dall’Ucraina è salito, dal 24 febbraio data di inizio dell’invasione russa, a oltre 1,7 milioni di persone. Secondo i dati dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), dal 24 febbraio al 6 marzo, il numero di profughi ha raggiunto un totale di 1.708.436. Di questi oltre un milione sono giunti in Polonia.