Sanzioni, i cinema russi sono costretti a sostituire Hollywood con Bollywood
Le società di distribuzione opteranno per pellicole nazionali, sudcoreane, sudamericane e indiane. Nonostante l'aumento dei servizi, il prezzo dei biglietti è stato congelato.
Le sanzioni occidentali alla Russia dovute all’invasione dell’Ucraina stanno avendo ripercussioni anche sulla distribuzione cinematografica. Dopo la pandemia che aveva costretto le sale a chiusure e a limitazioni, ora il settore rischia di subire un’altra pesante battuta d’arresto dovuta alla perdita dei film più redditizi e cioè i blockbuster hollywoodiani. Al loro posto arriveranno infatti i film di Bollywood.
I cinema russi proietteranno film nazionali, sudcoreani, sudamericani e indiani
Le società Cinema Park, Formula Kino, Premier Hall, Karo, Kinomax e Cinema Star – che rappresentano il 31,5 per cento del mercato della distribuzione cinematografica per numero di sale – hanno detto al quotidiano Vedomosti che proietteranno film russi, sudcoreani, sudamericani e pellicole indiane. Per il momento solo l’Art Theatre di Mosca ha mantenuto in cartellone film Usa ed europei come Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson e Assassinio sul Nilo di Kenneth Branagh. Da inizio marzo Cinema Park e Formula Kino hanno perso la metà degli incassi. Il perché è presto detto. Prima dell’invasione gli incassi dei film russi rappresentava solo il 20 per cento del totale. E la situazione potrebbe anche peggiorare visto che la maggior parte degli spettatori va al cinema per vedere film d’azione e fantascienza. Ora le catene sperano che i registi russi ne tengano conto producendo più prodotti di questo tipo.
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Le società di distribuzione russe hanno congelato il prezzo dei biglietti
Nonostante l’aumento del costo della maggior parte di beni e servizi, i prezzi dei biglietti e dei bar all’interno delle sale sono stati congelati. La decisione delle società di distribuzione è stata presa soprattutto perché andare al cinema è una delle attività ricreative più popolari tra i russi. «Il nostro compito», hanno spiegato le società, «è mantenerla accessibile nonostante l’aumento di circa l’80 per cento dei costi di lampade e componenti per proiettori».