Guerra in Ucraina, chiude la Borsa di Mosca: non succedeva dal 1917

Redazione
28/02/2022

Drammatiche conseguenze delle sanzioni e del collasso del rublo. La Banca centrale chiude dopo 105 anni dall'ultima volta. All'epoca fu la rivoluzione bolscevica a decretare la fine delle contrattazioni. La riapertura arrivò 75 anni dopo, nel 1992.

Guerra in Ucraina, chiude la Borsa di Mosca: non succedeva dal 1917

105 anni dopo l’ultima volta, è stata chiusa la Borsa russa. Un giorno storico per l’economia del Paese, che ha vissuto il crollo del valore del rublo, la moneta di Mosca, e che paga le conseguenze della guerra contro l’Ucraina. La Borsa ha una storia molto particolare, e l’ultima volta che ha vissuto una chiusura è stato nel 1917. La vicenda, però, non è stato affatto di facile risoluzione, poiché rimase chiusa per 75 anni e fu riaperta soltanto nel 1992. La Russia potrebbe andare incontro a un periodo di forte crisi sul piano dei mercati internazionali.

La storia della Borsa russa: chiusa nel 1917 e riaperta solo nel 1992

Nel 1917 è stata l’ascesa al potere dell’Armata Rossa a chiudere, di fatto, la Borsa russa. La rivoluzione comunista ha messo fine alla proprietà privata e al possesso di ogni titolo. Tra le conseguenze ci fu proprio la chiusura della Borsa, riaperta soltanto 75 anni dopo. La riapertura arrivò con la fine dell’Unione sovietica e con la creazione del Micex, che divenne il principale listino della Russia. Nel 2011 ha cambiato nome e ora è conosciuto come Moscow Exchange, ma in 30 anni non era mai successo che si arrivasse alla chiusura, neanche in periodi bui come la crisi in Crimea.

Guerra in Ucraina, chiude la Borsa di Mosca: non succedeva dal 1917. L'ultima volta fu a causa della rivoluzione russa e riaprì nel 1992
Chiude la Borsa di Mosca, non succedeva dal 1917 (Getty)

Borsa russa: perché ha chiuso e quando riaprirà

Da giorni ormai la Banca centrale del Paese fa i conti con il forte calo di valore del rublo, la moneta russa. Nella mattinata di oggi, il ribasso della valuta ha portato a un ritardo di contrattazioni. La flessione registrata è stata del 21 per cento: in pratica oggi con un dollaro si ottengono 106,5 rubli, mentre venerdì erano 83 e a inizio anno 75. Le Borse internazionali, tra cui quella italiana, hanno inizialmente sospeso le negoziazioni. Sono le nuove sanzioni sulla Russia a pesare sull’economia del Paese, soprattutto quelle riguardanti l’esclusione di alcune banche dallo Swift.

Le conseguenze della chiusura

La prima e drammatica conseguenza della chiusura della Borsa riguarda le società russe quotate a livello internazionale. Si parla di ribassi di altissimo livello, come quello registrato da Gazprom del 49,2 per cento o da Sberbank of Russia del 69,51. Sono state segnalate nell’arco della giornata anche lunghissime code ai bancomat da parte di cittadini russi che cercano di ritirare al più presto i propri risparmi, mentre la Banca centrale ha informato che i tassi di interesse saranno raddoppiati nelle prossime ore.

Guerra in Ucraina, chiude la Borsa di Mosca: non succedeva dal 1917. L'ultima volta fu a causa della rivoluzione russa e riaprì nel 1992
Una visuale di una filiale Sberbank (Getty)