Prima la censura poi la marcia indietro. Lo scrittore e studioso di letteratura russa Paolo Nori ha raccontato, in un video su Instagram, di aver ricevuto un’email dall’Università degli Studi Milano-Bicocca, che gli ha comunicato il rinvio di un ciclo di lezioni che avrebbe dovuto tenere sulla vita del romanziere russo Fëdor Dostoevskij, per «evitare ogni forma di polemica soprattutto interna in quanto momento di forte tensione».
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Nori, le lezioni su Dostoevskij dovevano iniziare il 9 marzo
L’inizio del corso, quattro lezioni sui romanzi di Dostoevskij gratuite e aperte a tutti, era programmato per mercoledì 9 marzo. «Mi avevano invitato loro, trovo che quello che sta succedendo in Ucraina sia una cosa orribile e mi viene da piangere solo a pensarci», dice Nori nel video in cui denuncia l’episodio di cancel culture. «Ma censurare un corso è ridicolo. Non solo essere un russo vivente è una colpa oggi in Italia. Ma anche essere un russo morto, che quando era vivo nel 1849 è stato condannato a morte perché aveva letto una cosa proibita, lo è».

Nori, i libri sulla Russia e Dostoevskij
«Che un’università italiana proibisca un corso su un autore come Dostoevskij è una cosa a cui io non posso credere», conclude prosegue Nori, visibilmente commosso. Slavista, traduttore di Gogol’, Tolstoj, Bulgakov, Daniil Charms, Paolo Nori nel 2018 ha pubblicato il libro La grande Russia portatile. Viaggio sentimentale nel paese degli zar, dei soviet, dei nuovi ricchi e nella più bella letteratura del mondo, oggetto di un incontro alla Bicocca nel 2019. Nel 2021 è invece uscito Sanguina ancora. L’incredibile vita di Fëdor M. Dostoevskij.

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Secondo Nori, proprio adesso con la guerra in Ucraina si dovrebbe parlare dì più di Dostoevskij: «L’altro giorno ho presentato Sanguina ancora a Firenze alla Leopolda e l’interesse attorno a questo libro era altissimo». La decisione della Bicocca, che ancora non ha replicato, è stata commentata così da I sentinelli di Milano, associazione che si occupa di diritti civili: «Una cosa da Minculpop. Combattere Putin, comportandosi da Putin, squalifica senza appello questa decisione».
Dopo la bufera la Bicocca fa dietrofront e conferma il corso
Dopo le proteste di molti dicenti dell’Ateneo e la bufera scatenata dalla cancellazione delle lezioni di Nori, la Bicocca avrebbe fatto dietrofront confermando il corso nel giorno e nell’orario previsti. A conferma di ciò anche una nota diramata dall’ateneo: «Milano-Bicocca è un ateneo aperto al dialogo e all’ascolto anche in questo periodo molto difficile che ci vede sgomenti di fronte all’escalation del conflitto. Il corso dello scrittore Paolo Nori si inserisce all’interno dei percorsi Bbetween writing, percorsi rivolti a studenti e alla cittadinanza che mirano a sviluppare competenze trasversali attraverso forme di scrittura. L’ateneo conferma che tale corso si terrà nei giorni stabiliti e tratterà i contenuti già concordati con lo scrittore. Inoltre, la rettrice dell’Ateneo incontrerà Paolo Nori la prossima settimana per un momento di riflessione». Sull’argomento, è intervenuto anche il sindaco di Milano Beppe Sala: «La rettrice della Bicocca Giovanna Iannantuoni, che ho sentito al telefono, mi ha detto che le cose non stanno così, che non è stato cancellato nessun corso. Ma certamente qualcuno lì ha sbagliato. Ritengo sia un errore cancellare un corso del genere».