Guerra in Ucraina, secondo Kiev quasi 2.400 bambini sono stati deportati in Russia
Lo sostiene il ministero degli Esteri, parlando di «grave violazione del diritto internazionale». L’ambasciata Usa: «Questa non è assistenza. È un rapimento».
«Secondo il ministero degli Esteri ucraino, le forze russe hanno trasferito illegalmente in Russia 2.389 bambini ucraini dagli oblast di Donetsk e Luhanks». Lo riporta su Twitter l’account dell’ambasciata americana a Kiev, che ha ritirato il suo personale alla vigilia dell’invasione russa, con il commento: «Questa non è assistenza. È un rapimento».
According to the Ukrainian Foreign Ministry, Russian forces have illegally removed 2,389 Ukrainian children from Donetsk and Luhanks oblasts to Russia. This is not assistance. It is kidnapping.
— U.S. Embassy Kyiv (@USEmbassyKyiv) March 22, 2022
Bambini deportati, le accuse dell’Ucraina
I bambini si trovavano nelle regioni di Donetsk e Lugansk durante l’avanzata dell’esercito russo e sarebbero stati «ricollocati forzatamente», dopo essere stati separati dai genitori o dopo essere rimasti orfani. L’ambasciata russa negli Stati Uniti ha però smentito la notizia secondo cui civili ucraini in fuga dal fronte, compresi numerosi bambini, sarebbero stati trasferiti a forza in Russia: Mosca, spiega l’ambasciata da Washington, sta semplicemente operando checkpoint «per evitare operazioni diversive» da parte dell’Ucraina, che consentono alle truppe russe «ispezionare attentamente i veicoli a motore diretti verso le regioni sicure». L’esercito russo, spiega l’ambasciata, «non crea ostacoli alla popolazione pacifica, ma la aiuta a rimanere in vita, fornendo cibo e medicine».

Bambini deportati, per Kiev è in corso una «grave violazione del diritto internazionale»
Il numero esatto dei bambini rapiti è stato riportato anche da Iryna Venediktova, procuratore generale dell’Ucraina dal 13 marzo 2020: «Le forze russe non stanno solo prendendo di mira e uccidendo i nostri bambini, ma li stanno anche spostando con la forza nella Federazione Russa. C’è un’indagine in corso sul trasferimento forzato di 2.389 bambini dai territori temporaneamente occupati dell’Ucraina alla Russia». Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha parlato di «grave violazione del diritto internazionale». Buona parte delle deportazioni, spiega Kiev, riguarderebbe i bambini di Mariupol, città martoriata dall’attacco russo.
Russian forces are not only targeting and killing our children, but also forcibly moving them to the RF. Investigation is ongoing on the forcible transfer of 2,389 children from temporarily occupied territories of Ukraine to Russia. @MFA_Ukraine #RussianWarCrimes
— Iryna Venediktova (@VenediktovaIV) March 21, 2022
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Bambini deportati, per il Cremlino è «falsa propaganda»
Secondo Dmitrij Peskov, portavoce del presidente della Russia Vladimir Putin , i «deportati da Mariupol sono una falsa propaganda». Non è dato sapere al momento se le deportazioni stiano davvero avvenendo. Ma come rende noto l’Unicef, i bambini che fuggono dalla guerra sono esposti, a prescindere delle deportazioni, a un alto rischio di tratta e sfruttamento. Dall’inizio dell’invasione almeno almeno 1,5 milioni di bambini sono diventati rifugiati e altri 3,3 milioni sono sfollati all’interno dell’Ucraina.
