Vladimir Putin ha incontrato le madri dei soldati russi inviati in Ucraina. Il presidente ha immaginato l’incontro come qualcosa con cui placare le polemiche e invece è diventato un terreno di scontro con l’Unione dei Comitati delle madri dei soldati. L’associazione, nata durante la ritirata della Russia dall’Afghanistan e poi in prima linea in Cecenia, lamenta di non essere stata invitata e di essere, in ogni caso, «un’organizzazione di pace». Ancora più netto il Consiglio delle Mogli e delle Madri, rappresentato dalla coordinatrice Olga Tsukanova, che ha invitato Putin a incontrare le «vere madri» e non quelle «addomesticate».
Putin: «Condividiamo il vostro dolore»
Vladimir Putin durante l’incontro ha sottolineato più volte di non avere rimpianti. «Voglio che sappiate che io personalmente e tutti i leader del Paese condividiamo il vostro dolore. Sappiamo che nulla può sostituire la perdita di un figlio», ha dichiarato il presidente. Poi l’invito a tutte le madri presenti a non credere a quelle che definisce «menzogne», pubblicate dai media su televisioni e internet, sull’invasione russa in Ucraina.

Tsukanova: «Le madri porranno le domande concordate»
Olga Tsukanova è stata la più dura tra le accusatrici del Cremlino. La coordinatrice del Consiglio delle Mogli e delle Madri ha attaccato Mosca: «Per esperienza posso già dirvi come andrà l’incontro, come le madri porranno le domande giuste, concordate per tempo». La donna ha attraversato oltre 900 km da Samara fino a Mosca per essere ascoltata, ma la sua richiesta non è stata accettata: «Vedrete che proporranno la creazione di una loro organizzazione di qualche tipo. Immagino che abbiano paura che faremo domande imbarazzanti. Ma dobbiamo risolvere il problema».

L’incontro alla vigilia della Giornata della Madre
Quanto descritto da Tsukanova si è praticamente avverato. L’incontro organizzato dai vertici del Cremlino si è tenuto alla vigilia della Giornata della Madre ma la delegazione è stata selezionata in maniera accurata. L’obiettivo dello staff di Putin era evitare domande specifiche provenienti da una di quelle madri che ormai da mesi sui social denuncia le violazioni della mobilitazione parziale. Tra gli argomenti utilizzati ci sono la mancanza di addestramento e la chiamata di uomini inabili o molto anziani.