Guerra in Ucraina, in Italia scatta la corsa all’acquisto di bunker
Crescono le richieste di semplici cittadini per la realizzazione di rifugi sotterranei per difendersi dal conflitto armato. «Un'isteria ingiustificata» l'ha definita Giulio Cavicchioli, il titolare di un'azienda specializzata del settore. Il costo? Dai 50 ai 90mila euro.
Gli italiani hanno paura della guerra scoppiata tra Russia e Ucraina. Non lo dicono soltanto le tante manifestazioni che si sono moltiplicate in ogni città d’Italia, ma un dato preciso. Sono aumentate improvvisamente le richieste per la realizzazione ex novo o l’acquisto di bunker e rifugi. Una corsa alla sopravvivenza che appare «ingiustificata» anche a chi realizza queste strutture, che ha denunciato l’improvviso picco di richieste.
Giulio Cavicchioli: «Isteria ingiustificata»
«Le richieste per la realizzazione di bunker sono improvvisamente aumentate: un’isteria ingiustificata». A dichiararlo è stato Giulio Cavicchioli, titolare della Minus Energie, che realizza bunker e rifugi. Una società specializzata, che vive un vero e proprio boom di richieste. A spiegarlo è lo stesso fondatore dell’azienda, che parla di «un’avvilente corsa all’acquisto spinta da un impulso emotivo. Molte richieste arrivano da gente sprovveduta e disorientata sul da farsi mentre finora una decina di persone si sono attivate concretamente per realizzare un bunker sotto la propria villa».
Le richieste da chi vuole «proteggere la famiglia»
Cavicchioli si dice «dispiaciuto» per la paura vissuta dai suoi connazionali. Ma da dove arrivano le richieste? Quali profili chiedono di poter costruire un bunker e per quali motivi? Il titolare dell’impresa parla di professionisti e gente benestante del Centro e del Nord Italia. L’obiettivo è di «proteggere la loro famiglia». Non si tratta però di miliardari o clienti che dispongono di patrimoni ingenti. Quindi un costo che rischia anche di diventare proibitivo, perché si parla di rifugi che vanno dai 50 ai 90mila euro. Un tipo di clientela praticamente nuovo per l’impresa di Cavicchioli, solitamente impegnata con i governi, la Nato o l’Aviazione italiana, per la realizzazione di costruzioni di massima sicurezza.

I bunker durante la pandemia
Anche durante la pandemia da Covid, soprattutto nelle prime fasi e nei primi mesi, erano aumentate le richieste per dei piccoli rifugi sotterranei. Il costo medio era di 20mila euro, sebbene le caratteristiche dei due tipi di bunker siano completamente diversi. In quel caso era l’areazione a vestire un ruolo fondamentale, rispetto alla capacità di resistere ai bombardamenti.
Il caso della Svizzera: c’è l’obbligo di bunker
L’Italia a differenza della Svizzera non ha alcuna legge che obblighi alla realizzazione di bunker. Nel Paese oltralpe, invece, una norma degli anni ’60 ha inserito questo obbligo, da cui i cittadini possono sganciarsi, in caso di costruzioni nuove, soltanto pagando una tassa molto salata.
