Si sa, a Roma trovare un posto in centro dove lasciare la macchina è un terno al lotto. Ma non per Pino Insegno, storico amico della premier Giorgia Meloni. Spesso è stato visto parcheggiare all’interno di Palazzo Chigi. Una frequentazione intensa o solo un posto auto sicuro?

Sky termovalorizza Gualtieri
Singolare mattinata, quella di ieri mattina a Sky. C’era il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, si parlava dell’Expo2030 e, soprattutto, del termovalorizzatore. Tema scottante, e non solo perché in quell’impianto i rifiuti saranno bruciati. Elly Schlein ha dato il suo via libera, ma a denti stretti, mentre i grillini protestavano sotto il Campidoglio, alla presenza dell’ex premier Giuseppe Conte, uno che ha fatto cadere il governo di Mario Draghi proprio per il termovalorizzatore di Roma. Sky, così, per allestire l’intervista, chi chiama per fare qualche domanda al sindaco? Il direttore del quotidiano Il Messaggero, Massimo Martinelli. Il quale subito dichiara che la sua testata è a favore della costruzione del nuovo impianto, per salvare la Capitale dall’invasione dei rifiuti. Da parte di Sky nessuna precisazione sul fatto che Il Messaggero è parte del gruppo Caltagirone, azionista di Acea, e degli interessi in campo per il termovalorizzatore: succede, quando si guarda il cielo e non dove si cammina…
Remember Davigo?
La lezione è servita. E il potere corre al riparo. C’è da eleggere il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, e nella commissione bilancio del Senato della Repubblica è stato presentato un emendamento che prevede, per le elezioni che si dovranno svolgere entro il prossimo 31 maggio, una precisa indicazione. Eccola: «Sono eleggibili nella componente togata i soli giudici tributari e magistrati tributari che possano ultimare la consiliatura prima del collocamento a riposo». Do you remember Camillo Davigo? Che voleva rimanere al Csm, il Consiglio superiore della magistratura, anche dopo la pensione? Con questo sistema nemmeno sarebbe stato candidabile.
Calderone e la stampa amica
Tra i ministri c’è chi fa le pagelle sui colleghi: capita in tutte le attività, figuriamoci tra chi ha una poltrona di prestigio. Nella tabella del “peggior comunicatore” c’è sempre il ministro del Lavoro e delle politiche sociali Marina Elvira Calderone. In cima alla lista delle questioni “mal gestite” c’è la storia del marito “vigilante”, Rosario De Luca, che si è dimesso dal consiglio d’amministrazione dell’Inps. Più una lunga serie di fatti e fatterelli, che passano di bocca in bocca. E infatti la stampa non ha mai trattato con i guanti di velluto la Calderone, «tanto a lei interessa solo apparire bene sul giornale di settore», che poi sarebbe quell’Italia Oggi da cui proviene il suo fedelissimo comunicatore, Ignazio Marino, che ne seguiva ogni passo quando lei guidava i consulenti del lavoro. Curiosità: nel quotidiano “fratello maggiore” del gruppo Class, ovvero Milano Finanza, Sergio Rizzo non è stato certo tenero nei confronti della ministra, dedicando un lungo articolo ai suoi tanti interessi.
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