Yevgeny Prigozhin, fondatore del Gruppo Wagner, ha affermato di aver ricevuto l’impegno dal Ministero della Difesa russo alla fornitura di munizioni e armi da lui richiesta. «Ci viene promesso di ricevere munizioni e armi di cui abbiamo bisogno per continuare ulteriori azioni. Ci viene detto che possiamo agire a Bakhmut come riteniamo opportuno. E ci viene proposto Surovikin come una persona che prenderà tutte le decisioni nel quadro delle operazioni militari della Wagner in collaborazione con il Ministero della Difesa», ha detto il capo della milizia mercenaria, che nei giorni scorsi aveva registrato un duro video di accusa nei confronti dei vertici militari di Mosca.

Il bluff di Prigozhin: pace fatta tra Gruppo Wagner e Mosca
Dietrofront da parte di Prigozhin, che questa mattina aveva dichiarato «completata l’operazione “Tritacarne Bakhmut” del Gruppo Wagner», progettata «principalmente non per prendere l’insediamento, ma per “macinare” le unità delle forze armate ucraine e organizzare una tregua, per permettere all’esercito russo di ripristinare la sua capacità di combattimento». Prigozhin, a questo punto bluffando, aveva proposto l’avvicendamento alle forze cecene di Ramzan Kadyrov («Venite pure voi al posto nostro qui»), dichiarando il ritiro dalla città ucraina il 10 maggio. Da parte sua il capo della Repubblica Cecena aveva prontamente raccolto l’invito, sottolineando che il capo della Wagner meritasse rispetto e augurandosi che a prevalere fossero comunque gli interessi della Russia.

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Bakhmut è da diversi mesi al centro del conflitto in Ucraina
A proposito di Bakhmut, da mesi al centro della guerra in Ucraina, le unità d’assalto russe hanno conquistato altri due isolati nel nord e nel nord-est della città. Lo afferma il portavoce del ministero della Difesa di Mosca, Igor Konashenkov, citato dall’agenzia Interfax.
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