I tre giorni del condom

Redazione
11/02/2022

Oggi Grillo si sente un preservativo chiamato a proteggere il M5s. Tra virus, anticorpi e guanti in lattice, le uscite dell'Elevato negli anni.

I tre giorni del condom

La metafora, va detto, non è delle più felici. Ma sicuramente è funzionale ai titoli di giornale. «Mi usano un po’ come condom per la protezione del Movimento», ha scherzato Beppe Grillo uscendo dall’Hotel Parco dei Principi di Roma dopo aver incontrato Luigi Di Maio. Non è dato sapere chi il preservativo se lo sia infilato e per fare cosa e nemmeno chi sia la malattia venerea da evitare. Meglio rimanere alla farsa e lasciare ogni interpretazione politica all’immaginazione e sensibilità individuali.  La situazione deve essere davvero grave se una manciata di ore prima, dopo il faccia a faccia con Giuseppe Conte e i legali del M5s, il garante definiva l’incontro «una riunione antibiotica per ripristinare il sistema immunitario del Movimento», diventato ormai il “grande malato”.

Quando l’anticorpo era il Movimento

E dire che un tempo il Movimento non era il moribondo da curare ma l’anticorpo con cui guarire l’Italia. «Il sistema immunitario sono i cittadini onesti che hanno prodotto gli anticorpi contro virus/partiti: gli amministratori M5s», twittava orgoglioso Beppe il 7 dicembre 2015. Mentre i media erano «cellule impazzite che, invece di compiere il loro dovere di individuare il virus, fanno il contrario e cercano di distruggere gli anticorpi con la menzogna e la diffamazione ai danni del M5s».

L’immagine degli anticorpi doveva piacere molto a Grillo. L’ha usata anche nel settembre 2017: in un video sul Blog invitava gli attivisti e i simpatizzanti a fare una «piccola donazione» per finanziare la tre giorni di Rimini. «Questo è sangue», diceva il cofondatore M5s mostrando una sacca. «Qui c’è tutto, il condensato di tutto, di quello che è il nostro Movimento. Qui c’è il condensato degli anticorpi, dei globuli rossi, di tutte le difese che deve avere una società sana, un cittadino sano, e un Movimento sano […]. Venite a Rimini, ci scambiamo un po’ di globuli, cosa volete che sia, senza intermediari». E «buon globulo rosso a tutti».

condom, virus, anticorpi: le metafore di Grillo
Giusepep conte (Getty Images).

L’invito a usare i «guanti di lattice» per stringere le mani ai dem

Da condom a guanto in lattice il passo è breve.  Fa sorridere ripensare a quando Grillo invitava i suoi a proteggersi davanti ai parlamentari Pd. «Quando un parlamentare del Pd ti stringe la mano non solo dopo devi lavarla, ma devi anche disinfettarla», scriveva sul Blog il 13 febbraio 2015. «Usate i guanti di lattice». Già il Pd, partito con cui i pentastellati hanno poi formato un governo e con cui oggi dividono le poltrone della maggioranza. “Pennivendoli” e piddini nulla hanno potuto. Alla fine il M5s ha fatto tutto da solo, tra faide interne – l’ultima quella tra Conte e Di Maio – e pasticciacci burocratico-legali. Gli stessi che negli anni hanno portato a ricorsi, strigliate del Garante della Privacy, e infine alla sospensione del nuovo Statuto e del leader di Volturara Appula.

Il M5s tra virus, spermatozoi e biodegradabilità 

Ma è quando il gioco si fa duro che il virus torna a popolare l’immaginario grillino. Accadde nel 2016 con l’esplosione del caso Marra a Roma. «Qualcuno si è autodefinito lo spermatozoo che ha fecondato il Movimento, io penso che la definizione esatta sia il virus che ha infettato il Movimento. Ora sta a noi dimostrare di avere gli anticorpi», dichiarava Roberta Lombardi. Anche in quel caso un condom forse avrebbe fatto la differenza, solo che evidentemente Grillo era occupato in altro. Cinque anni prima, seguendo i corsi e ricorsi dell’allegoria, il «virus» era invece il Movimento, una forza capace nel luglio di quell’anno di eleggere un consigliere a Chioggia dove era arrivato al 7,35 per cento. Resta ora da chiedersi se il condom Grillo sia o meno “biodegradabile” come il M5s. Parola sempre del comico che nel 2019 commentando la metamorfosi del partito e la costante emorragia di consensi spiegava: «Il M5s si sta biodegradando? Sì, la natura della biodegradazione è un processo inevitabile per qualsiasi materiale o essere: tutti si biodegradano. Non vuol dire sparire ma entrare in un circolo, in un altro circolo». E ancora: «Tutto si trasforma, nulla si crea e nulla si distrugge. Ecco perché il movimento è dall’origine biodegradante. È la biodegradazione del pensiero che mi preoccupa». E forse, a questo punto, dovrebbe preoccuparlo anche quella dei condom.