Sono giovani, determinate e non hanno paura di sognare in grande. Dallo sport all’attivismo, passando per la musica, negli ultimi anni, le ragazze della generazione under 20 hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per tagliare traguardi storici e macinare successi memorabili. Mandando a monte i pronostici dei detrattori e sfatando stereotipi duri a morire. Dalla tennista Emma Raducanu alla popstar Billie Eilish, il Guardian ha scelto sei teenager che, nonostante le poche primavere sulle spalle, hanno già un curriculum di tutto rispetto.
1. Emma Raducanu, tennista da record
Classe 2003, Emma Raducanu, ha vinto l’ultimo US Open scrivendo la storia del tennis. Quando, appena tre mesi fa, attendeva con ansia l’esito del suo esame di maturità, non avrebbe mai immaginato di replicare il primato di Serena Williams nel 2014. Un trionfo che le ha stravolto la vita, trasformandola nella prima tennista britannica ad aver vinto un torneo del Grande Slam dopo Virginia Wade nel 1977 e nella più giovane ad aver riportato un risultato del genere dopo Maria Sharapova nel 2004. Talento, carisma e una fanbase solida le hanno permesso di ritagliarsi uno spazio nell’Olimpo dello sport, candidandosi a diventare la sportiva più ricca d’Inghilterra e la testimonial più contesa dai brand.
2. Greta Thunberg, la battaglia per il Pianeta
Aveva solo 15 anni quando, nel 2018, la svedese Greta Thunberg decideva di mettere in piedi uno sciopero scolastico individuale per richiamare l’attenzione dei governi e dell’opinione pubblica sulla crisi climatica. Quella protesta ha presto assunto le sembianze di un movimento globale. Che, attraverso i Friday for Future, ha realizzato quanto fosse fondamentale non restare in silenzio. Il polso e le argomentazioni di Thunberg sono riusciti a muovere le coscienze dei vertici come mai prima e, in un solo anno, ha tenuto un discorso appassionato al summit sul clima delle Nazioni Unite ed è stata incoronata ‘Personaggio dell’anno’ da Time. Oggi, ormai maggiorenne, continua a combattere la sua battaglia con lo stesso piglio degli inizi. E, dopo lo stop imposto dalla pandemia, è pronta a ritornare in gioco, alla testa della manifestazione generale prevista per il 24 settembre.
3. Gitanjali Rao, quando la scienza diventa un superpotere
Scienziata, inventrice e bambina dell’anno per Time. L’amore per la scienza ha spinto Gitanjali Rao, 15 anni, a mettere a punto una selezione di tecnologie che spaziano dallo strumento utile a rintracciare tracce di piombo nell’acqua potabile a un’app in grado di riconoscere segni di cyberbullismo. «Non ho le sembianze di una scienziata comune. Le figure che siamo abituati a vedere in tv hanno una certa età, sono bianche e, soprattutto, sono uomini», ha spiegato in un’intervista con Angelina Jolie. «Voglio cambiare le cose e risolvere i problemi con le mie invenzioni, ispirando gli altri a prendere coraggio e a fare lo stesso».
4. Billie Eilish, regina delle classifiche
Con sette Grammy, una pioggia di certificazioni e canzoni che hanno monopolizzato le classifiche di tutto il mondo, Billie Eilish è una delle pop star più in vista del momento. E ha solo 19 anni. I successi non le mancano: il primo album, When we all fall asleep, where do we go?, uscito nel 2019, è multiplatino e il secondo, Happier than ever, lanciato quest’anno, ha il posto fisso nella top 10 dei progetti discografici più venduti in America. Ma non è tutto. La cantautrice, infatti, è anche l’artista più giovane nella storia della saga di James Bond ad aver firmato una canzone per la colonna sonora di uno dei film. I suoi fan la considerano un modello di riferimento indiscusso. E non solo per i messaggi che trasmette con i suoi brani. Dall’inizio della carriera, infatti, Eilish ha sempre adoperato l’esposizione mediatica per parlare di argomenti, spesso, ingiustamente etichettati come spinosi, come la depressione e gli effetti che standard corporei poco realistici hanno sull’autostima degli adolescenti.
5. Divina Maloum, in prima linea per l’infanzia africana
Lottare per la pace e per un’infanzia serena. Questo l’obiettivo della 16enne Divina Maloum che, a 14 anni, si è aggiudicata, assieme a Thunberg, l’International Children’s Peace Prize. Nata in Camerun, ha fondato un’organizzazione, Children for Peace che, attraverso tour nelle scuole, nelle moschee e nei mercati della sua terra natale, si confronta con bambini e bambine che, quotidianamente, rischiano di finire nel mirino di gruppi estremisti armati come Boko Haram. Non ha tempo di fermarsi, nel suo futuro c’è già l’ennesima meta da raggiungere: adoperare una parte dei soldi del premio (pari a 85 mila sterline) per finanziare l’istituzione di un parlamento per l’infanzia panafricana.
6. Momiji Nishiya, un fenomeno sullo skate
Con l’introduzione dello skateboard nel programma olimpico dei giochi di Tokyo, quest’anno la 13enne Momiji Nishiya ha dimostrato al mondo la sua stoffa. Prima donna ad aver vinto un oro nella gara di street skateboarding, è stata anche la più giovane della disciplina a calcare il podio, assieme ad altre due teenager, Rayssa Leal e Funa Nakayama, rispettivamente secondo e terzo posto. Alle Olimpiadi è arrivata già con un palmarès ricco: nel 2019 si era classificata seconda ai Summer X Games ed era arrivata quinta nel global ranking, alle spalle della brasiliana Leal, argento alle Olimpiadi.