Greta Thunberg è stata arrestata stamattina durante l’ennesima manifestazione in Norvegia. L’attivista si è scagliata contro il parco eolico di Oslo, che rischierebbe di violare i diritti umani del popolo indigeno locali, i Sami.
Greta Thunberg arrestata durante una protesta
L’episodio è accaduto stamane, ma è da ieri sera che continuano le proteste da parte degli altri attivisti. Secondo il Financial Times, la ventenne svedese e i suoi alleati ritengono che il parco eolico di Folsen, in Norvegia, sia un esempio di «colonialismo verde». «Il governo norvegese non può più chiudere gli occhi di fronte alle violazioni dei diritti umani in atto. La colonizzazione del popolo Sami deve finire», ha detto la Thunberg. Il parco eolico in questione è infatti stato costruito sui territori che appartenevano al popolo Sami. Monti usati da queste comunità indigene per pascolare le renne.
I Sami hanno combattuto già legalmente contro lo stato norvegese ma, nonostante nel 2021 abbiano vinto la causa proprio gli indigeni, le turbine del parco eolico sono tutt’ora in azione. Stamattina, Greta Thunberg e tutti gli attivisti già presenti sul posto da ieri hanno bloccato una delle porte del Ministero delle Finanze norvegese e sono stati sollevati e portati via dall’area dalla Polizia, mentre altri manifestanti intonavano slogan.

Chi sono i Sami
A protestare insieme a Greta Thunberg alcuni dei volti più noti del gruppo di giovani Sami che hanno occupato il ministero. Tra di essi anche l’attrice indigena Ella Marie Hætta Isaksen, protagonista del film Let the river flow che racconta di una protesta dei Sami contro lo stato norvegese degli anni ’70. L’attrice ha postato molti video dell’occupazione tra cui quello dell’intervento della Polizia. Insieme ad altri attivisti, infatti, è stata portata in caserma per diverse ore per poi essere rilasciata. Le proteste Sami davanti al ministero a Oslo continuano da giovedì scorso.