La bozza del Governo in tema di controlli del Green Pass contiene le linee guida per le verifiche in azienda. Per «assicurare efficace ed efficiente» verifica del Green pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati, il ministero della Salute «rende disponibili ai datori di lavoro specifiche funzionalità» per una verifica «quotidiana e automatizzata» rivelando solo il «possesso» di un certificato «in corso di validità» e non «ulteriori informazioni».
Cosa prevede la bozza
La bozza prevede l’uso «di un pacchetto di sviluppo per applicazioni, rilasciato dal ministero della Salute con licenza open source, che si può integrare nei sistemi di controllo degli accessi, inclusi quelli di rilevazione delle presenze».
Nel documento si legge che «per far fronte a specifiche esigenze di natura organizzativa, come ad esempio quelle derivanti da attività lavorative svolte in base a turnazioni, o connesse all’erogazione di servizi essenziali, i soggetti preposti alla verifica del Green pass possono richiederlo ai lavoratori con l’anticipo strettamente necessario e comunque non superiore alle 48 ore. Ciò anche in relazione agli obblighi di lealtà e di collaborazione derivanti dal rapporto di lavoro».
Il sistema Tessera sanitaria, procede la bozza «acquisisce tramite apposito modulo online, reso disponibile sul portale nazionale della Piattaforma del Green pass, i dati relativi alle vaccinazioni effettuate all’estero dai cittadini italiani e dai loro familiari conviventi. Lo stesso vale per i soggetti iscritti al Servizio sanitario nazionale che richiedono l’emissione della certificazione verde COVID-19 in Italia per avere accesso ai servizi e alle attività». In queste sono incluse quelle di lavoro, per le quali è previsto l’obbligo di pass.
Controlli con App
Inoltre per i controlli del Green pass effettuati con App, «è fatto esplicito divieto di conservare il codice a barre bidimensionale (qr code) delle certificazioni verdi Covid-19 sottoposte a verifica, nonché di estrarre, consultare, registrare o comunque trattare per finalità ulteriori rispetto a quelle per il controllo per l’accesso al lavoro le informazioni rilevate dalla lettura dei qr code e le informazioni fornite in esito ai controlli stessi».